Al Faro di Sant’Elia a Cagliari va in scena il primo studio performativo del progetto The Last Lamentation di Valentina Medda
Martedì 27 giugno alle ore 20 sguardo puntato verso il mare per assistere a una rivisitazione contemporanea del lamento funebre, qui dedicato al Mediterraneo. Una performance dall’alto impatto emotivo . Il Faro di Sant’Elia a Cagliari è uno dei luoghi più belli ed emblematici della città. Il primo studio performativo aperto al pubblico di The Last Lamentation sarà al tramonto e di fronte all’immensità del mare.
The Last Lamentation è il progetto dell’artista Valentina Medda realizzato grazie al sostegno di Italian Council (XI edizione, 2022). Italian Council è il programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Attraverso questa performance l’artista indaga la tradizione del pianto rituale funebre nel Mediterraneo collocandola al centro della sua riflessione artistica. Il progetto The Last Lamentation è la rivisitazione dell’antica pratica del pianto funebre. L’evento richiama anche l’attualità come la tragedia dei migranti e al ruolo della donna nella società.
Progetto
Lo studio performativo sarà presentato all’interno della programmazione di Respiro, festival nomade di arti performative e pratiche sensibili. L’evento è in collaborazione con ZEIT e la coproduzione della rete europea larga scala Stronger Peripheries, i produttori sono Sardegna Teatro, Bunker (Lubljana) e L’Arboreto. L’evento vede il coinvolgimento di 13 performers non professioniste. Le performers saranno vestite a lutto e di spalle al pubblico e impegnate in un lento rituale vocalistico di grande forza ipnotica. L’evento sarà modulato dalle musiche composte da Claudia Ciceroni con Alessandro Olla.
Nei mesi scorsi, insieme alla curatrice Maria Paola Zedda, l’artista ha cercato alcune donne come performers attraverso una call rivolta a chiunque. A partire da un workshop, nel corso del quale è stato possibile costruire, in collaborazione con la vocal trainer e compositrice Claudia Ciceroni, una partitura fisica e vocalica. Filippo Grandulli, stilista dalla visibilità internazionale, ha disegnato i vestiti delle donne da affidare alla cooperativa La Matrioska impegnata nella formazione sartoriale per donne migranti.
Biografia Valentina Medda
Biografia Valentina Medda è un’artista interdisciplinare sarda che vive a Bologna. La sua pratica artistica si snoda tra immagine, performance e interventi site-specific, indagando la relazione tra pubblico e privato, corpo e architettura, città e appartenenza sociale. Il suo lavoro è stato esposto e gira in contesti artistici e performativi nazionali e internazionali da Bologna, Milano, Cagliari a Parigi, New York, Beirut, Bruxelles e Amsterdam.
La prossima tappa del progetto sarà la presentazione in autunno del video della performance al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, che acquisirà il lavoro nelle proprie collezioni. Il progetto è realizzato da un partenariato internazionale che lega ZEIT, Museo MAN di Nuoro, Teatro di Sardegna, Arts Centre 404 / VierNulVier (Ghent, BE), Flux Factory (NYC), in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission, e sostenuta da ARS – Arte Condivisa in Sardegna per la Fondazione di Sardegna.