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The Last Lamentation di Valentina Medda

“The Last Lamentation” di Valentina Medda

Al via la selezione di 20 donne che saranno protagoniste dell’evento finale di “The Last Lamentation”.


Nuova fase per “The Last Lamentation”, il progetto dell’artista Valentina Medda che riporta in vita l’antica tradizione del lamento funebre dedicandola al Mediterraneo, corpo e metafora del contemporaneo.
Al via il workshop/audizione a Cagliari (15-17 aprileiscrizioni aperte fino al 14 aprile). Audizione fatta per coinvolgere 20 donne di ogni età, provenienza e background che saranno protagoniste dell’evento finale.

Prosegue il percorso di indagine della performer Valentina Medda (sarda d’origine che opera in tutto il mondo). Il percorso per il progetto artistico “The Last Lamentation” che indaga l’antica tradizione del pianto funebre. Il pianto funebre è un rituale che unisce idealmente i popoli che si affacciano sul Mediterraneo. Collocando il rituale funebre però al centro dell’attualità e di una necessaria e doverosa riflessione sul contemporaneo.

Collettivizzazione del lutto e del dolore

Dopo le ricerche dei mesi scorsi condotte nei paesi del centro Sardegna che hanno messo a confronto Medda e la curatrice Maria Paola Zedda (associazione ZEIT) con le ultime testimoni di questo antico rito, si apre ora un’altra fase del progetto: in collaborazione con Sardegna Teatro saranno scelte venti donne che parteciperanno in qualità di performer e protagoniste del video che verrà girato a ottobre.

The Last Lamentation ricostruisce un’azione rituale attraverso una ricerca legata ai saperi femminili della collettivizzazione del lutto e del dolore. Le figure femminili stanno al centro in un gruppo di donne vestite di nero che si rivolge al mare. Stanno come in un atto di preghiera, eseguendo una partitura sonora e coreografica ripetitiva e ipnotica, rielaborando in forme contemporanee e astratte i codici rituali.

Raccontano le tragedie del mare

Semplici gesti e suoni collegheranno il lamento sardo con quello dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Danno vita così a un pianto condiviso che, attraverso il corpo e la voce, raccontano le tragedie del mare. Le riprese video seguiranno il movimento di corpi che, come ombre e presenze scure, punteggeranno il paesaggio. Le ombre scure costruranno un segno calligrafico che ricorda il volo di uno stormo. La partitura dei gesti utilizzerà i codici della danza ibridata di segni provenienti dal patrimonio archeologico ed etnografico, secondo un percorso di ripetizioni e crescendo che, in un loop mai identico, sfocerà in un momento di climax.
The Last Lamentation è realizzato grazie al sostegno di Italian Council (XI edizione, 2022), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Workshop in Italia e all’estero

Il progetto, presentato da ZEIT, MAN Museo d’arte della Provincia di Nuoro, Sardegna Teatro in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission e sostenuto da ARS – Arte Condivisa in Sardegna per la Fondazione di Sardegna, è strutturato in varie fasi (ricerche sul campo, presentazioni, talk, residenze artistiche e workshop in Italia e all’estero) e porterà alla costruzione di un’opera performativa e video che verrà presentata a Bologna, città in cui l’artista vive e lavora, al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, istituzione che acquisirà l’opera in via definitiva, e al MAN Museo d’arte della Provincia di Nuoro, dove verrà realizzata la mostra finale.

L’opera finale sarà promossa attraverso presentazioni e mostre presso Arts Centre 404 / VierNulVier (Ghent, BE), Flux Factory (New York), Bunker (Lubiana) e presentata a Milano grazie alla partnership culturale di Careof, a Bari al BIG Bari International Gender Festival, in Puglia presso RAMDOM, Sa Manifattura ed Exmà a Cagliari. L’artista è supportata dalla rete di larga scala Stronger Peripheries – A Southern Coalition.

Valentina Medda è un’artista interdisciplinare

Valentina Medda è un’artista interdisciplinare sarda che vive a Bologna. La sua pratica artistica si snoda tra immagine, performance e interventi site-specific, indagando la relazione tra pubblico e privato, corpo e architettura, città e appartenenza sociale. Il suo lavoro è esposto e gira in contesti artistici e performativi nazionali e internazionali da Bologna, Milano, Cagliari a Parigi, New York, Beirut, Bruxelles e Amsterdam.

È artista in residenza presso VOORUIT di Gent, BAR di Beirut, Cité des Arts, Parigi, Flux Factory, NY, Les bains connective, Bruxelles, MaisonVentidue, Bologna. Nel 2019 è invitata al Grand Tour d’Italie, progetto di networking internazionale della Direzione Generale Contemporanea del Ministero della Cultura. Ha ricevuto, tra gli altri, il Fondo Cimetta per la mobilità artistica, Movin up della Regione Emilia Romagna, IAP Mentorship della NYFA – New York Foundation for Arts e Tina Art PRIZE. Il suo progetto Cities by Night Across Borders, è selezionato tra i 19 vincitori del programma europeo “Perform Europe”.

Le audizioni si svolgeranno a Cagliari da sabato 15 a lunedì 17 aprile e sono aperte a donne di ogni età, provenienza e background. Per partecipare è necessario compilare entro le 13 di dopodomani, venerdì 14 aprile il form online a questo link.
Condurrà il workshop la cantante, compositrice e vocal coach, Claudia Ciceroni. Ulteriori informazioni in questo link.

About Samuel Pes

Appassionato di storia e di geopolitica, di lettura e di cinema. Il più grande desiderio? Diventare giornalista freelance.

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