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Io, Pollicino va in scena al Teatro Parodi di Porto Torres

Il 7 aprile al teatro Parodi di Porto Torres andrà in scena lo spettacolo “Io, Pollicino” de La Botte e il Cilindro

Domenica 7 aprile alle ore 18:00 arriva al Teatro A. Parodi di Porto Torres lo spettacolo de La botte e il cilindro dal titolo: IO, POLLICINO. Lo spettacolo per famiglie, bimbe e bimbi dai 2 anni in su, fa parte della stagione teatrale organizzata da La camera chiara.

“Mio padre e mia madre erano spaccalegna, noi eravamo in sette, tutti maschietti. Eravamo poverissimi e io ero piccolissimo, come un pollice. Mi persi nel bosco, e avevo fame e freddo. Ma non persi mai il coraggio e l’ingegno. Sono io, Pollicino!”.

Lo spettacolo è stato scritto da Consuelo Pittalis e la regia è curata da Pier Paolo Conconi. In scena: con Consuelo Pittalis, Stefano Chessa e Luisella Conti. I costumi sono di Luisella Conti, le scenografie di Nadia Imperio, gli arrangiamenti musicali di Mario Chessa dei Bertas, il disegno luci è di Paolo Palitta e la scenotecnica e fonica sono di Michele Grandi.

La celebre storia

Mio padre e mia madre erano spaccalegna, noi eravamo in sette, tutti maschietti. Eravamo poverissimi e per giunta io ero molto delicato e non aprivo mai bocca, così scambiavano per grulleria quello che era un segno di bontà. Ero piccolissimo e quando venni al mondo non ero più grosso del pollice di mio padre…ero il bersaglio della casa e mi davano la colpa di tutto. “E’ stato lui!”, dicevano i miei fratelli, “è stato lui” qualsiasi guaio combinassimo. Ero però il più assennato e fine di tutta la famiglia e se parlavo poco è perché ascoltavo molto: infatti sentii una notte i miei genitori che dicevano: “è una gran brutta annata questa…freddo, fame e carestia è quello che ci aspetta”…ma, un momento! Non mi sono presentato: sono Io, Pollicino!

Un bambino solo e sperduto nel bosco ci racconta la sua storia: ha fame freddo e molta paura. È solo e piccolo ma non si da per vinto. Armato di coraggio e di grande furbizia affronterà gli ostacoli che la vita gli propone in un viaggio che è anche un cammino verso la maturità e l’autonomia dalle figure genitoriali. Con una riscrittura del tutto originale e attraverso le suggestioni create dalla musica e dall’immaginario proposto, si vuol mettere in evidenza il messaggio che da sempre questa fiaba porta agli ascoltatori di tutte le età: per quanto grandi possano essere i nostri “orchi”, il coraggio di affrontarli ci porterà sempre a vincere su di essi.

About Enrico Pisano

Studente di scienze della comunicazione all'università di Cagliari. Appassionato di sport e musica.

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