Il 24 aprile del 1370 un bastimento salpato dalla Spagna sorpresa da una mostruosa tempesta al largo del porto di CAGLIARI.

Il comandante per non far affondare la nave, buttò una cassa di legno di Carrrubo che arrivò poi alla spiaggia del lido di Cagliari, si dice che la cassa tocco il mare e la tempesta passò, ma quando i frati mercedari aprirono la cassa, videro una  madonna con la candela accesa, e ancora oggi la candela è accesa.

Nacque la famosa basilica dedicata a Nostra Signora di Bonaria , un gioiello gotico-catalano del 1325 da Alfonso D’Aragona come parrocchia della nuova Barcellona che aveva fondato sul colle di Bonaria nel corso dell’ assedio di Cagliari.

La madonna di bonaria è sistemata nell’altare maggiore che tiene nella mano destra un piccolo vascello di bronzo e sul capo due colonne d argento, dono della regina Maria Teresa nel 1814. Attaccato al soffitto una piccola caravella in legno, quando cambia il vento , cambia anche la posizione della caravella.

La particolarità e che non soffia nessun tipo di aria e non si capisce come faccia. Accanto la tomba di Domenico Azuni padre del moderno diritto marittimo. Nella seconda cappella a destra si trova ” la madonna del cardellino”.

IL MUSEO MARINARO ED EX VOTO, con i dipinti del 600 che rappresentano la vita dei frati mercedari e 6 tavolette di legno intagliato del 500 dedicata all’apparizione della madonna.

All’interno delle cisterne che servivano come rifornimento idrico per il convento e per il santuario di bonaria.

Dipinti, barche e non solo dedicate alla madonna come ex voto e per avere ricevuto la grazia per qualche miracolo .Ci son anche dei cadaveri mummificati della famiglia Alagon, fatti seppellire e mummificare li durante il periodo della peste. All’esterno sul sagrato la splendida vista sul mare e lo stemma fatto con i san pietrini dell’ordine dei mercedari .