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Ogni 15 secondi scompare una foresta grande quanto 7 campi da calcio
Oggi si celebra il World Rainforest Day, la giornata sulla foresta pluviale. Le foreste pluviali ricoprono un’importanza decisiva per il nostro sistema. Ma purtroppo le stiamo perdendo a ritmi sempre più veloci.
Pensate che un’area di foresta grande quanto 7 campi da calcio scompare ogni 15 secondi. E questo a causa della deforestazione oppure di aree che servono per i pascoli o per le piantagioni di soia e palma da olio.
Il Wwf lancia l’allarme per un ecosistema che ricopre un ruolo cruciale per la salvaguardia della biosfera. Inoltre rende noto un importante progetto che sta portando avanti per proteggere la foresta atlantica ed il suo abitante più illustre: il giaguaro.
Secondo i dati dell’istituto brasiliano di ricerche spaziali (INPE) fin dall’inizio del governo Bolsonaro la deforestazione in Amazzonia era aumentata del 34%, e di un ulteriore 75% nel 2022, quando durante i primi 6 mesi ben 3.988 km quadrati di foresta amazzonica sono andati distrutti, in pratica una superficie oltre 3 volte quella di Roma.
Contemporaneamente all’aumento della deforestazione si era verificato anche un drammatico aumento degli incendi, spesso appiccati illegalmente per favorire l’espansione dell’agricoltura industriale con piantagioni e pascoli, ma anche del settore estrattivo con infrastrutture e miniere a cui la preziosa biodiversità autoctona deve lasciare spazio.
A partire da quest’anno, sul fronte della deforestazione, in Amazzonia stanno arrivando alcune buone notizie per il governo del presidente brasiliano Lula da Silva. Infatti secondo l’INPE la distruzione della foresta è stata pari a circa 288 km quadrati ad aprile, che è ancora molto, ma è la terza più bassa registrata da molti anni e con una netta diminuzione rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
La foresta pluviale è un patrimonio che va adeguatamente protetto per il bene di tutti.
