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Mostra fotografica, Insana Vanitas: Massimiliano Caria a Casa Manno

Casa Manno e Fondazione di ricerca Giuseppe Siotto inaugurano la mostra fotografica Insana Vanitas di Massimiliano Caria

L’evento, organizzato con il patrocinio della Società Dante Alighieri – Comitato di Alghero APS, si terrà venerdì 19 agosto a partire dalle ore 18. L’allestimento sarà visitabile fino a sabato 3 settembre 2022 nei giorni di apertura del museo (ven, sab, dom – ore 16.00/20.00) con ingresso a offerta libera.

Le donne protagoniste

“Sono donne di potere le protagoniste degli scatti fotografici di Massimiliano Caria, sicure e altezzose nel ruolo che ostentano con incrollabile alterigia. Nobildonne medievali, Dame di corte rinascimentali, Vedove danarose di uomini potenti tra sette e ottocento, Viaggiatrici e intellettuali del primo Novecento e, ancora, Debuttanti e Discografiche dei nostri giorni. Ma il lustro è solo di facciata, assicurato nell’evidenza di una posizione sociale messa in luce dall’abbigliamento, dalla postura, dall’ambientazione. Eppure, a ben guardare, scrutando nel sapiente gioco di luci e ombre, si annida un dettaglio, un particolare, una semplice irrilevante sciocchezza che, al contrario, capovolge il senso del tutto. Tracce di malattie, deformazioni, difetti, trascuratezze, minano l’assolutezza del ruolo, l’intoccabilità della bellezza, l’elegante composizione scenica.”

Gioco tra apparenza e realtà

Ancora una volta, Massimiliano Caria, come nella serie precedente dei “Notabili”, gioca tra apparenza e realtà, tra verità e artificio, tra incantesimo e finzione. Il set preparato con cura è una scheggia di tempo, una frazione di storia, un quadro da salotto di rappresentanza dove ogni singolo elemento svolge il proprio ruolo: una nicchia che incapsula la preda, una sorta di abitacolo in cui ciascuna porzione si corrisponde in un equilibrio perfetto di assonanze cromatiche e compositive. La figura femminile diventa parte integrante di quella gabbia dorata, decoro lei stessa di un addobbo sontuoso e ricercato.

Lo stile di Massimiliano Caria

Lo stile di Massimiliano Caria è freddamente ragionato, volutamente impeccabile, sapientemente misurato nel partito delle ombre e delle luci, nei trapassi cromatici, nei toni dominanti. L’anello che non tiene, in questo sistema formale ed estetico, è un test di attenzione per chi osserva: quel particolare che, dicevamo, infirma la perfezione del tutto. Se osserviamo attentamente la struttura compositiva vedremo una intelaiatura di linee ideali che stringe in una morsa la protagonista incurante dello sguardo altrui, di fatto non nasconde ne ostenta il proprio difetto, la manchevolezza di cui è consapevole. Mentre la rigidità della posa sembra l’unica difesa all’occultamento del danno. O alla sua tacita accettazione.

Messa in scena fondata sull’inganno

Si svela cosi una messa in scena fondata sull’inganno, sul tradimento delle certezze, su verità fangose. E’ chiaro allora che a Massimiliano Caria interessa la ricerca del vero nell’illusionismo fittizio dello scorrere del tempo; in altri termini, le sue donne, rincorse nella storia sociale, reinventate con maniacale ricerca, sorprendenti nella verisimiglianza di costumi e atmosfere, sono simboli crudeli di una condizione mentale che l’uso della fotografia dichiara e denuncia. L’eterno ritorno della sapienza biblica di Qoelet, l’Ecclesiaste del IV secolo e delle sue profetiche parole. Allo spettatore il compito dello svelamento, della rivelazione della fragilità umana, dell’insensata vanità del tutto”. Mariolina Cosseddu Inaugurazione venerdì 19 agosto alle ore 18 fino a sabato 3 settembre – Ingresso a offerta libera ven, sab, dom – ore 16.00/20.00

About Sonia Mandras

Studentessa di Beni Culturali & Spettacolo, con la passione per il mondo dell'arte e gli argomenti di aspetto socio-culturale. Occasionalmente cantante e musicista. Spiccato senso critico, propensione creativa e mente umanista.

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