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Giovanni Spano da Ploaghe e la «città di pietra e d’acqua»

L’anniversario è a cifra tonda. Duecento venti anni

Era il 3 marzo del 1803 quando nacque a Ploaghe uno dei personaggi più eclettici della Sardegna. Si tratta di Giovanni Spano. Coincidenze di date, di eventi, di incontri costruiscono una speciale biografia con specifici tratti che connotano molta intellettualità e una parte delle classi dirigenti della Sardegna. Quanto ebbe ragione Francesco Manconi a lamentare l’assenza di un’organica storia delle stesse. L’urgenza interpella tutti. Non vi si ovvia con biografie su sardi illustri, ad opera, tra gli altri, di Giuseppe Fiori, Marco Pignotti o di Luciano Carta. Questi ieri sera ha tematizzato, attraverso il favoloso epistolario, passaggi fondamentali della biografia del canonico di Ploaghe che, visse e morì a Cagliari.

L’amore di Giovanni Spano per Cagliari

L’amò al punto da riconoscerla nell’essenzialità «di città di pietra e d’acqua» e la descrisse, inventandola, nel suo più proprio carattere: quello urbano. Cagliari e dintorni “Guida della città e dintorni di Cagliari”, titolo insuperato, per raccontare ai suoi ospiti, nel 1856, una città/territorio con un antico toponimo che comprende altro dalla città murata che, oggi, si fa coincidere col centro storico; ignorando che i “dintorni” erano i luoghi generativi di Cagliari. Giovanni Spano, lo sapeva. Tra le fortunate coincidenze di date ed eventi che per lui hanno contato, una sorprende. Quando vide la luce stava muovendo i primi passi il nucleo fondativo del Museo archeologico che, su pressione di Leonardo Pruner e di Ludovico Baille, già dagli 90 del Settecento, prende le mosse; all’alba del 1800. Il caso volle che, nel maggio del 1839, sostituisse quest’ultimo nel ruolo di Bibliotecario dell’Ateneo cagliaritano.

Gli studi di Giovanni Spano

La biografia di Spano è simile a quella di molti ecclesiastici con esiti, talvolta, eterodossi e controcorrente. Dopo gli studi nel Seminario di Sassari, ordinato sacerdote nel 1827, nel 1831 si trasferì a Roma, per studiare Lingue orientali, all’Università La Sapienza. Il Vicino oriente Antico e l’Egitto erano di moda come pure l’Ebraico. Spano si dedicò, con passione, allo studio di questa lingua tanto da produrre, nel 1875, una Storia degli ebrei in Sardegna. Colpiscono approccio, contenuti, autonomia di pensiero, sottolineati in un importante Convegno sugli Ebrei, organizzato, nel 2008, dalla Regione Sardegna, prendendo le mosse da un’opera, sorprendente per quei tempi. La passione filologica produrrà quelle per la Lingua sarda e per l’Archeologia.

La chiamata all’Università di Cagliari

Chiamato dall’Università di Cagliari, nel 1834, nella Cattedra di Sacra scrittura, dopo la morte di Giacinto Hintz, vi resistette fino al 1845, perché i colleghi non apprezzavano modo dispersivo e temi “vernacolari”. Pedagogia sociale La biografia culturale di Spano si farà bulimica quanto anticonformista. Opta per un profilo da intellettuale e si indirizza verso una sorta di pedagogia sociale. Produrrà il “Vocabolario sardo-italiano e italiano-sardo” (1851-1852); scaverà a Tharros nel 1850, per contenere ruberie e saccheggi nelle necropoli. Nel 1854 pubblica “Memoria sopra i nuraghi della Sardegna”, ulteriormente, accresciuto, in seguito, da una carta nuragografica.

L’interesse per l’archeologia

Nel 1855 fondò il “Bullettino archeologico sardo” che uscì, in dieci volumi, fino al 1864. Seguirono, Scoperte archeologiche fattesi in Sardegna (1871-1876) , e nel 1871 portò a Bologna una serie di reperti, in occasione del V Congresso internazionale di antropologia e archeologia preistorica, facendo entrare in dialettica l’archeologia sarda con quella europea. Per capire quanto fosse avanti, bisogna riprendere la Guida di Cagliari e leggere la descrizione delle Sale del Museo archeologico, ospitato nel Rettorato. Linguaggio e percezione nella dimensione europea. La statua di Sartorio Ecco perché il suo ritratto realizzato da Sartorio è, nuovamente, nell’ingresso dell’ex Regio, oggi Ianua Doro Levi. Nel pomeriggio alle 17, Francesco Muscolino e Franco Masala racconteranno la ritrattistica con cui gli artisti suoi contemporanei onorarono Giovanni Spano.

About Sonia Mandras

Studentessa di Beni Culturali & Spettacolo, con la passione per il mondo dell'arte e gli argomenti di aspetto socio-culturale. Occasionalmente cantante e musicista. Spiccato senso critico, propensione creativa e mente umanista.

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