Aquila a-Life è il progetto ambizioso atto a recuperare le più importanti specie del mediterraneo occidentale
Nel territorio di Bosa, sei Aquile di Bonelli hanno ripreso a volare in cielo. Un’azione realizzata nell’ambito del progetto “Aquila a-Life”, finalizzato all’incremento dell’areale e al recupero della specie nel Mediterraneo occidentale, che in Italia è classificata in pericolo critico di estinzione.
“Il progetto, iniziato ad ottobre 2017 con una durata di cinque anni, coinvolge diversi partner europei, in particolare spagnoli e francesi” ha sottolineato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu. “Le sue azioni prevedono la reintroduzione della specie in Sardegna, dove l’estinzione viene fatta risalire agli anni Novanta.
La Regione Sardegna supporta fortemente il progetto attraverso l’agenzia Forestas, attivamente coinvolta nella scelta e gestione dei siti di rilascio. La reintroduzione dell’animale nel territorio regionale rappresenta una grande opportunità per la conservazione della specie nell’area del Mediterraneo centro-occidentale, anche attraverso il ripristino della continuità di areale.”
Le specie di uccelli selvatici tutelate
Tutte le popolazioni di uccelli selvatici sono riconosciute dalla legge 157 del 1992 come “bene indisponibile” dello Stato e, dunque, specificamente tutelate. Esistono tuttavia alcune specie che, più di altre, necessitano di attenzione, o perché in declino (dentro o fuori dai confini nazionali) o perché, talvolta, addirittura minacciate di estinzione.
L’Unione Europea, da anni in prima linea nella predisposizione di azioni concrete a tutela dell’avifauna e della biodiversità, ha stilato un elenco tassativo di queste specie, in occasione dell’emanazione della Direttiva Uccelli, approvata dalla Commissione europea nel 1979 e in buona parte recepita dall’Italia con varie leggi e regolamentazioni.
Si tratta di circa 100 specie (98 per l’esattezza), sono soggette a “speciali misure di conservazione”. Ad esempio, nella maggior parte dei casi (ad eccezione della Coturnice) la caccia a queste specie è “sempre vietata”.