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La Supplente

“La Supplente” al Teatro Massimo di Cagliari

Giovedì 15 giugno alle ore 20.30 al Teatro Massimo di Cagliari andrà in scena “La Supplente” di Giuseppe Manfridi

In cartellone giovedì 15 giugno alle ore 20.30 al Teatro Massimo di Cagliari sotto le insegne del CeDAC SardegnaLa Supplente” di Giuseppe Manfridi. Sotto i riflettori un’intensa Elena Pau che presta volto e voce all’enigmatica protagonista, chiamata a tenere una lezione sui poeti risorgimentali in una classe delle superiori.

Una lezione di poesia e di vita con “La Supplente” di Giuseppe Manfridi con una “enigmatica” Elena Pau nel ruolo della protagonista. Un’intensa prova d’attrice di Elena Pau sulla colonna sonora disegnata dal pianista e compositore Alessandro Nidi. Nella mise en scène de La Fabbrica Illuminata, con i costumi di Marco Nateri e le foto di scena di Daniela Zedda.

Una pièce raffinata e intrigante sempre sul filo della suspense. Opera incentrata sulla figura della misteriosa insegnante «chiamata a improvvisare una lezione sui poeti risorgimentali» – come sottolinea nelle note il regista Giuseppe Manfridi. Una materia così rigorosamente studiata e diligentemente raccontata diventa una sorta di cartina tornasole per far emergere inquietudini e dilemmi esistenziali. In quell’ora idealmente trascorsa tra i banchi, gli stessi spettatori rappresentano la classe cui la supplente si rivolge. Ci sarà una sorta di dialogo tra la supplente e gli studenti e si metterà simbolicamente a nudo. Stella, la protagonista, appare come «una donna ingombra di insondabili segreti».

“La Supplente” è un avvincente monologo al femminile di Giuseppe Manfridi, uno dei più noti e interessanti drammaturghi italiani contemporanei, autore di pièces rappresentate in tutto il mondo. Tra le sue pièces “Giacomo il prepotente” (1989), “Ti amo Maria!” (1990), “Zozòs” (1994), “La cena” (in scena dal 1990), co-sceneggiatore del film “Ultrà” con la regia di Ricky Tognazzi (Orso d’Argento nel 1991 al Festival di Berlino), “Cronache dal paesaggio” (Gremese 2006) e “La cuspide di ghiaccio” (Gremese 2008).

Singolare “eroina” di una vicenda che si svolge su differenti piani, Stella infatti “gioca” con il significato delle parole. La protagonista lascia intuire senza mai compiutamente mostrare i suoi pensieri e le sue emozioni, in una sorta di sottotesto.

Stella rappresenta un’anima tormentata, e pur nel distacco richiesto dal suo ruolo professionale che la pone necessariamente in una condizione differente da quella dei suoi alunni. La protagonista sembra a tratti tentata di rompere quel muro invisibile, per rinunciare alla freddezza didascalica. «Il suo eloquio fa intuire una psiche sottoposta a profonde sofferenze tenute ostinatamente celate, mentre un contrappunto enigmatico scandisce il tempo della sua presenza nell’aula». Sostiene Giuseppe Manfridi che «schegge di frasi si intromettono a commentare quell’ora come se a pronunciarle fossero gli alunni stessi chiamati, successivamente, a deporre come testimoni di chissà quale drammatico avvenimento».

Vi è un senso di attesa, la promessa di qualcosa che potrebbe accadere. La lezione dunque assume sfumature da “racconto nero”, in contrasto ma non troppo con il sense of humour della protagonista. «Forse, perciò, a tratti si potrà anche sorridere» dichiara Giuseppe Manfridi «ma mai abbassando la guardia».

L’ingresso è gratuito ma la prenotazione è obbligatoria.

About Ilaria Murgia

Ciao sono Ilaria, una studentessa di giurisprudenza, appassionata di storia e archeologia ma anche di calcio, formula 1 e motogp.

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