Gli uccelli migratori dell’Africa sono minacciati dal cambiamento climatico che ha colpito soprattutto il centro e l’est del continente.
Gli uccelli migratori in Africa sono minacciati dal clima impazzito. Nel continente, infatti, il cambiamento climatico ha interessato soprattutto il centro e l’est. Impoverendo i sistemi idrici naturali e causando una devastante siccità.
Infatti circa il 10% delle oltre 2.000 specie di uccelli africani, tra cui decine di migratori, sono minacciate. Secondo uno studio condotto dall’agenzia ambientale delle Nazioni Unite si stima che l’87% dei siti africani sia a rischio a causa dei cambiamenti climatici. Una percentuale maggiore rispetto all’Europa o all’Asia.
Nel nostro emisfero, per combattere l’innalzamento delle temperature, molte specie di uccelli stanno espandendo e spostando il loro areale verso nord o verso quote più alte. E la stessa cosa avviene nei mari e negli oceani dove, in cerca di acque più fredde, molte specie si rifugiano in acque profonde o si spostano verso i poli. In quest’ottica è evidente che le specie di alta quota o di climi glaciali sono certamente quelle più a rischio su una Terra sempre più calda.
L’aumento delle temperature influenza anche la fenologia delle specie, quindi il loro comportamento nelle varie stagioni. In alcune specie di uccelli, infatti, modifica le tempistiche delle migrazioni, immutate da migliaia di anni. Le specie che nidificano in Europa trascorrono l’inverno principalmente in Africa e ogni primavera tornano qui dopo un viaggio di migliaia di chilometri. In migliaia di anni si è evoluta una sincronia perfetta tra l’arrivo dei migratori, la schiusa delle loro covate, e il picco di disponibilità alimentare. Ma oggi i cambiamenti climatici stanno spezzando questa sincronia, che non è più perfetta.