Stefano Cau: dalla Marmilla al cinema

Al Bellaria Film Festival il nuovo film cortometraggio di Stefano Cau sul vivere all’ombra delle torri eoliche

Al Bellaria Film Festival Stefano Cau presenterà il nuovo film cortometraggio sul vivere all’ombra delle torri eoliche. Pasqua Pomeriggio, così s’intitola, ed è in concorso nella sezione Tema Fisso. Il film esplora il sottile rapporto tra la necessità di investire nelle energie rinnovabili e l’impatto ambientale. Rapporto che nella nostra isola e nel nostro presente diventa il rischio concreto della speculazione energetica. Il film è ambientato nelle campagne di Siddi, Villanovaforru e Sanluri. La pellicola vuole accendere un’ulteriore luce sulla questione, porre un punto di vista nuovo. Un occhio alle nuove generazioni che abitano i territori coinvolti da questi progetti. Ciò senza la presunzione di risolvere la questione, prerogativa questa di cittadini e politica. L’autore siddese, che da anni lavora nel suo territorio d’origine, continuerà la ricerca sul tema in un prossimo film più lungo.

La trama

Nel film è Pasqua, e i fedeli santificano la festa mentre le turbine volteggiano in terra. Giacomo è un giovane che dopo l’abbondante pranzo della festa, riposa sul divano. Sul suo ginocchio garze sterili ed un ingombrante tutore testimoniano un’importante e recente intervento.
Dopo un po’ si sveglia solo a casa, e subito vuole raggiungere i terreni di famiglia. Vi ha infatti impiantato un frutteto, e ne vuole constatare lo stato. A forza di stampelle, si inoltra nei campi di grano acerbo. Tuttavia c’è qualcosa di strano, è stato in ospedale solo pochi giorni, eppure non si ricordava tante torri sopra di lui.
I posti incontaminati sono sempre più in difficoltà, e sempre più il confine tra civiltà e natura è un confine di scontro. Il tema proposto si ispira allo slogan “No Planet B” legato ai vari movimenti ambientalisti e di sensibilizzazione ecologica. Il tutto nell’ottica di affrontare il cambiamento climatico. Al centro di questo cambiamento, infatti, c’è una profonda riflessione sul futuro, ma anche il presente del nostro pianeta: la convinzione che non esiste né un piano B, né un pianeta B.