Progetto PCTO “Science For Woman Science For All” i ragazzi del Liceo Scientifico Pitagora di Cagliari hanno avuto modo di intervistare Miriam Melis
Miriam Melis professoressa e ricercatrice presso l’Università di Cagliari, è conosciuta a livello internazionale per le sue ricerche.
Le ricerche
La dottoressa Melis famosa per aver messo in pratica le tecniche sulla cannabis, ha fatto diverse scoperte riguardanti i rapporti tra i sistemi endocannabinoidergico e dopaminergico, che la fanno conoscere dal 2004 a livello mondiale nell’ambito della ricerca.Il focus sulle neuroscienze
Nei primi anni 2000 inizia a centrare l’argomento su cui si specializzerà, quindi la vulnerabilità ai disturbi neuropsichiatrici in seguito agli scompensi causati da un’eccessiva assunzione esterna di cannabinoidi (i quali ricordiamo che sono già sintetizzati e rilasciati naturalmente dai neuroni della dopamina).
La dottoressa Melis sostiene poi che in Italia ci sia una percentuale del 10% di donne incinte che fa uso smodato di cannabis, il che incide negativamente sullo sviluppo del nascituro.
Miriam Melis dice che la parte più bella dell’ambito della ricerca è quella creativa. Quindi le scoperte, anche e soprattutto inattese, in seguito a numerosi esperimenti e studi. E soprattutto la discussione con la comunità scientifica, che permette un confronto con gli scienziati da tutto il mondo e un continuo arricchimento personale.
L’augurio ai giovani ricercatori
L’augurio agli studenti e alle studentesse che si approcciano al mondo della ricerca è quello di non avere paura delle strade in salita e di sognare in grande e dare il meglio di sé, con molta umiltà. Il mondo che ha visto fuori dall’Italia è un mondo ultra competitivo, dove ogni scoperta, anche la meno significativa, viene sbandierata come un super successone. Quindi bisogna imparare ad avere a che fare con questo sistema, dimostrando con i fatti il proprio valore. Più si studia, più vengono le idee, quindi lo studio preciso e diligente sta alla base di tutto. In modo tale poi da assicurarsi un lavoro che non si percepisca come fatica o tempo volato via, perché è ciò che più ci piace nella vita.
Il progetto è stato promosso dall’ArCoEs con il contributo della Fondazione di Sardegna