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Signal Reload: dal 20 ottobre il secondo weekend del festival

Secondo weekend negli spazi del Ghetto di Cagliari per la 17° edizione del festival Signal Reload, la rassegna dedicata alla musica elettronica e d’avanguardia

La manifestazione Signal Reload è curata e organizzata dall’associazione TiConZero, centro di produzione e ricerca artistica multidisciplinare sotto la guida di Daniele Ledda, affiancato da una rodata squadra di collaboratori tra i quali Raffaele Tronci (direzione artistica) e Valentino Nioi alla produzione.

Venerdì 20 ottobre il festival vivrà un altro intenso fine settimana ricco di appuntamenti, che inizieranno dalle 19.30 (biglietto d’ingresso a 6 euro): dopo aver intrapreso una nuova avventura discografica pubblicando il primo EP in italiano “SPAZIO”, al centro della scena ci saranno le LILI, progetto elettronico delle produttrici e polistrumentiste Lisa Masia e Marina Cristofalo – già note come Lilies on Mars, enfants prodiges scoperte dal maestro Franco Battiato.

Dieci tracce che compongono il lavoro discografico più pop di Lisa e Marina. Una nuova dimensione che conserva un sapore spaziale e retro-futurista. Come dicono le LILI, «Su marte suonavamo la musica con lo sguardo rivolto all’insù, verso la terra, ora su quella terra distante anni luce ci siamo arrivate». Ad affiancarle ci sarà Lorenzo Masini al synth.

Snake Lab: il laboratorio di improvvisazione

Un interessante laboratorio di improvvisazione e composizione istantanea a cura di Daniele Ledda si svolgerà successivamente: con “Snake Lab” la volontà dell’artista è quella di approfondire l’universo dell’improvvisazione non idiomatica nelle sue varie possibilità. Si affronteranno, anche in relazione all’organico ed agli orientamenti dei musicisti, diversi argomenti: dall’improvvisazione strutturata all’improvvisazione libera, dalla conduzione alla lettura di partiture grafiche e videografiche.

In particolare si utilizzerà un sistema che fonde assieme diverse tecniche di improvvisazione guidata, dove il direttore compone istantaneamente ma raccoglie anche le richieste dei singoli musicisti e mostra dei segnali o gesti che determinano delle particolari interazioni tra gli esecutori. Nel percorso gli iscritti sono invitati ad esplorare nuove modalità di espressione con i propri strumenti ed a cercare diverse forme di interazione con gli altri attraverso l’attività di gruppo ed alcuni momenti di approfondimento individuali.

Negli incontri si affronta un approccio laboratoriale che rappresenti alcuni aspetti della pratica dell’improvvisazione differenti per natura e concezione, svincolandola dal contesto di genere cui viene spesso esclusivamente associata esplorando le potenzialità della creazione istantanea, coordinando suono, narrazione, visione. La serata verrà portata a termine dall’esecuzione della musicista e performer Sara Vargiu.

Il programma di Sabato 21 ottobre

Sabato 21 ottobre si inizierà alle 19.30 (biglietto d’ingresso a 6 euro) con il progetto “j-mve” di Marco Manconi, un musicista e produttore sardo con base a Cagliari. La sua musica è caratterizzata da sonorità ambient/drone prodotte dall’unione di campioni di chitarra e synth, field recordings, beats ed effetti.

Seguirà la performance di Rael, al secolo Marco Ruju, pianista, compositore e musicista elettronico, dopo anni di studi classici e jazzistici si è iscritto nella classe di Musica Elettronica del Conservatorio di Cagliari, per approfondire ed esplorare le piene potenzialità tecniche ed espressive del mondo sonoro. Il suo nuovo progetto si basa su una rivisitazione integrale del live coding e sulla costruzione di un mondo granulare e microsonoro.

Spazio successivamente a Samur Khouja, sound designer e ingegnere del suono con sede a Los Angeles. Il suo lavoro include installazioni audio e video sugli effetti distruttivi dell’estrazione mineraria nelle profondità marine e spettacoli e tournée sotto il soprannome di Conscious Summary.

Il lavoro tiene traccia delle particelle di sedimenti tossici porteranno gravi danni alla vita marina endemica e sconosciuta dell’Oceano e che su questo avranno non indifferenti impatti ambientali. Per questa installazione/performance utilizzerà i dati di tracciamento delle particelle e dei sedimenti come sorgente sonora e controller per registrazioni idrofoniche personalizzate dell’Oceano Pacifico e proiezioni video.

Chiude la serata la musica

Chiuderà la serata l’esibizione del duo composto da Dalila Kayros e Danilo Casti. Cantante, compositrice e ricercatrice, Dalila Kayros si distingue per la sua incessante esplorazione del suono vocale, che la conduce verso un percorso a più dimensioni, sia musicali che concettuali. Per lei la voce non è solo uno strumento, ma una vera e propria espressione del suo mondo interiore. Danilo Casti è un musicista e compositore elettronico/elettroacustico con una carriera radicata nella scena musicale dagli inizi del 2000.

Nel corso degli anni, ha esplorato diversi ambiti musicali, dall’improvvisazione elettroacustica all’installazione multimediale, dal teatro di ricerca alla danza contemporanea, attivo sia come solista che come collaboratore in progetti collettivi. Il suo stile musicale si caratterizza per la fusione di suoni sintetici e concreti, organizzati attraverso metodologie non convenzionali e attraverso l’utilizzo di processi di composizione algoritmico-generativi, con incursioni in sonorità talvolta più ruvide e aggressive.

Il programma di Domenica 22 ottobre

L’ultima giornata del festival Signal Reload 2023 si vivrà domenica 22 ottobre, a partire dalle 18 (biglietto d’ingresso a 6 euro): ad aprire gli appuntamenti tardo pomeridiani il giovane percussionista Davide Collu, altra giovane leva nata a Cagliari nel 1999. Il suo repertorio spazia su vari generi ma predilige quello contemporaneo, ha interpretato musiche di G. Aperghis, V.Globokar, J.Cage, F.Filidei, F.Sarhan, P.Glass, F.Oppo, I.Xenakis, F.Donatoni, K.Stockhausen.

Spazio poi a Roberto Musanti, media artist e musicista, che si occupa di arte elettronica dai primi anni 80, che salirà in cattedra con la performance multimediale “Fata Morgana”. L’immagine digitale con la sua definizione sempre più precisa, e la sua pervasività, ha finito per creare una seconda realtà in cui reale e virtuale si mescolano e si ibridano a vicenda. Una nuova Fata Morgana, capace di generare immagini visionarie e inganni fatali. Da queste riflessioni nasce la performance audio-visuale “Fata Morgana” in cui immagini reali e generative confluiscono, senza soluzione di continuità, le une nelle altre.

Riflettori accesi successivamente sul progetto FӨRMS, formazione che vede la luce nel pre pandemia e si ispira anche da questi ultimi anni di forti tensioni, esplorano intrecci strumentali uniti alla sperimentazione compositiva. La loro musica è caratterizzata da brani minimali, oscuri e ripetitivi, legati da melodie oniriche. Provenienti da diverse esperienze, i FӨRMS sono Massimo Trogu, Riccardo Perria, Marcello Pisanu e Stefano Lo Piccolo.

Chiude il festival Bruce Fuckstain

A Bruce Fuckstain, una delle tante incarnazioni del trasgressore TMF (noto anche come L’Impostore, CR, KrampusClawz, etc), il compito di chiudere l’edizione numero diciassette del festival Signal Reload. Bruce si esprime ai massimi livelli con l’harshnoise, i campioni rotti, gli spazi snervanti, il buio profondo e le lingue contorte. Tramite campionatori, sintetizzatori, effetti, oggetti, voce e feedback l’artista presenterà una performance con pezzi tratti dal suo disco “Burned in the U.S.A”.

About Giulia Pili

Sono una studentessa al secondo anno di Scienze della Comunicazione, appassionata di musica e scrittura.

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