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Studio sul clima: allarme temperature degli oceani

Studi sul Clima: dati allarmanti rispetto al riscadamento degli oceani

Nell’ultimo mese la temperatura media degli oceani ha battuto nuovi record, un’anomalia che gli scienziati non riescono ancora a spiegare

E’ quanto emerge dai report della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) statunitense, che grazie ai dati raccolti da satelliti e boe, ha dimostrato come le temperature degli oceani siano più alte di qualsiasi anno precedente all’inizio delle misurazioni, nel 1981. Questo fenomeno è estremamente dannoso. Accelera esponenzialmente lo scioglimento delle calotte di ghiaccio, portando quindi all’innalzamento del livello delle acque.

Quando i livelli del mare aumentano alla velocità mostrata negli ultimi anni, anche un piccolo aumento può avere effetti devastanti sugli habitat costieri. Gli effetti vanno dall’erosione distruttiva, allagamento di zone umide, contaminazione di falde acquifere e terreni agricoli da salsedine e perdita di habitat per pesci, uccelli e piante.

L’innalzamento del livello del mare sta coincidendo con uragani e tifoni più pericolosi, che si spostano più lentamente e rilasciano più pioggia. Questo contribuisce a generare mareggiate più potenti che spazzano via tutto ciò che incontrano. Uno studio riporta che tra il 1963 e il 2012, quasi la metà di tutte le vittime degli uragani atlantici sono state causate dalle mareggiate.

Le inondazioni nelle zone di costa bassa stanno già costringendo le persone a migrare in aree più alte e altri milioni di persone sono vulnerabili al rischio di alluvioni e altri effetti del cambiamento climatico. La prospettiva dell’innalzamento delle acque costiere minaccia servizi di base come l’accesso a internet. Questo in quanto gran parte delle infrastrutture per le comunicazioni si trova ad altezze che potrebbero essere sommerse.

Si stima che il livello del mare aumenterà di 30 cm entro il 2050 indipendentemente da quanto saranno ridotte le emissioni di carbonio a livello globale. In conseguenza a questi rischi, molte città costiere stanno già pianificando misure di adattamento per affrontare il fenomeno. Tra le misure ci sono la costruzione di dighe, una diversa progettazione delle strade e la piantagione vegetazione che assorba l’acqua.

About Walter Zedda

Walter Zedda, 36 anni, Monserrato (CA). Dopo aver conseguito il diploma in ragioneria presso l' ITC Leonardo da Vinci nel 2008, dedico diversi anni al mondo del lavoro. Spaziando dal settore commerciale, dello sport e dell'intrattenimento fino a quello dell'assistenza socio- sanitaria, ho modo di arricchire le mie competenze umane e professionali, nonché di accedere ad una quantità di conoscenze che mi consente di osservare la società con uno sguardo ampio. Nel 2014 maturo dal punto di vista professionale ma, non ancora appagato dalle scelte fatte, decido di intraprendere la carriera universitaria nel ramo della politica, settore che amo profondamente e nel quale mi cimento da attivista. La mia esperienza nel settore è arricchita da due candidature al consiglio comunale di Cagliari. Mi laureo in corso e a pieni voti presso la facoltà di Scienze politiche (Unica) con la specifica in Relazioni Internazionali. Nel 2022 scelgo una magistrale di nuova attivazione: SIC - Innovazione Sociale e Comunicazione. Questa mi da modo di arricchire ulteriormente il mio background culturale e soprattutto di definire e regolare meglio una mia caratteristica innata: la loquacità. Attualmente collaboro con "Radio Unica" da tirocinante, scrivo per la testata giornalistica "Football news 24" e curo l'obbiettivo "Sviluppo e Comunicazione" presso il Comitato di Cagliari della "Croce Rossa Italiana".

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