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Direttiva Ue: addio a insalate in busta e arance in rete

Imballaggi, nuova direttiva Ue: addio a insalate in busta e arance in rete

Così come proposto il nuovo regolamento imporrebbe l’addio alle confezioni monouso per frutta e verdura di peso inferiore a 1,5 chili. Secondo l’ultimo sondaggio di Unione italian food, i tre quarti degli intervistati acquista questi prodotti regolarmente, il 38% lo fa addirittura tutte le settimane.

Potrebbe essere una piccola rivoluzione il nuovo regolamento sugli imballaggi dell’Unione europea, che potrebbe far sparire dagli scaffali dei supermercati l’insalata in busta ma anche i cestini delle fragole, le confezioni di pomodorini, le arance in rete e persino le bottiglie magnum di vino.

Così come proposto il nuovo regolamento imporrebbe dunque l’addio alle confezioni monouso per frutta e verdura di peso inferiore a 1,5 chili, giudicate superflue. Se confermata questa scelta, sostiene la Coldiretti, aprirebbe a tutta una serie di problemi, da quelli igienico-sanitari fino alla gestione degli sprechi. Insalate in busta e frutta confezionata sono ormai entrate nelle abitudini quotidiane dei consumatori italiani.

Secondo l’ultimo sondaggio di Unione italian food, i tre quarti degli intervistati acquista questi prodotti regolarmente, il 38% lo fa addirittura tutte le settimane.

Non solo frutta e verdura, anche il vino

Inoltre, la direttiva avrebbe anche effetti sul comparto del vino. Così come è scritta, nota la Coldiretti, condurrebbe infatti a una standardizzazione delle bottiglie e alla riduzione del loro peso, eliminando di fatto il formato magnum. Dal 1° gennaio 2030 il 10% delle bevande alcoliche immesse sul mercato dovrà inoltre utilizzare imballaggi inseriti in sistemi di riuso e dal 1° gennaio 2040 tale soglia dovrà salire al 25%. Per i vini, a eccezione degli spumanti, è prevista una soglia del 5% a partire dal 1° gennaio 2030 che salirà al 15% entro il 1° gennaio 2040.

Quindi, il regolamento andrebbe di fatto a colpire due dei settori del made in Italy più esportati all’estero. Se le vendite di vino sui mercati stranieri hanno sfiorato nel 2022 la quota record di 8 milioni di euro in valore, quelle di ortofrutta hanno raggiunto i 5,7 miliardi, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, ai quali si aggiungono altri 4,8 miliardi di ortofrutta trasformata, quella più esposta ai cambiamenti in fatto di packaging.

E ora cosa accadrà? Coldiretti chiede dunque di “correggere l’attuale proposta, eliminando i divieti per il monouso di frutta e verdura sotto il peso di 1,5 chili e ricalibrando le misure per il settore vinicolo, al fine di non pregiudicare la qualità delle produzioni e la possibilità di scelta da parte dei consumatori“.

About Andrea Marcia

Studente di Scienze della Comunicazione, cinefilo impenitente e aspirante compositore.

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