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Carbonia, riduzione della dispersione idrica

A Carbonia si fa un passo avanti contro la dispersione idrica. Seicentotrentamila euro per il rifacimento degli allacci di rete nel comune di Carbonia, per ridurre la dispersione idrica del maggiore centro abitato del Sulcis.

Carbonia. L’Egas, l’Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna, con la determinazione dirigenziale n. 418 del 16 novembre scorso, ha dato il suo placet al progetto nel territorio di Carbonia redatto dai tecnici di Abbanoa SpA, gestore del servizio idrico.

La rete idrica urbana comunale serve circa 30’000 abitanti e ha uno sviluppo complessivo di circa 101 km. Gli interventi di efficientamento, negli anni, sono stati eseguiti con tubazioni in ghisa sferoidale. Resta ancora una percentuale, seppur minima, da sostituire in quanto realizzata con materiale plastico in precario stato di conservazione.

Il progetto approvato riguarda gli interventi previsti dal Lotto B. Le opere ricadono all’interno del centro abitato e hanno come obiettivo la riqualificazione della rete idrica. Il tutto mediante il rifacimento, in questo caso, degli allacci dalle condotte principali alle varie utenze. Ad essere interessate dai lavori saranno Via Gallura, Via Romagna, Via Lucania, Via Domenico Millelire, Via Risorgimento, via Cannas, Via Marche e Via Veneto. Centocinquanta giorni circa saranno necessari, secondo una stima dei tecnici, per il completamento dell’opera che verrà finanziata interamente dall’Egas a valere sul “Fondo per lo Sviluppo e la Coesione”.

Le dichirazioni

Il Presidente di Egas Fabio Albieri: “grazie ai finanziamenti comunitari siamo finalmente in grado di programmare interventi, come quello di Carbonia, per cercare di ridurre il più possibile il fenomeno della dispersione idrica nei centri della Sardegna. Grave fardello per il nostro territorio e per l’ambiente più in generale, motivo per cui dobbiamo intraprendere ogni iniziativa finalizzata a trovare soluzioni risolutive e immediate per contenere gli effetti”.

Dispersione idrica, problema da non sottovalutare

L’Italia sta vivendo la peggiore crisi idrica dell’ultimo secolo: le riserve d’acqua scarseggiano, i principali fiumi e laghi sono a secco, il settore agricolo è in ginocchio. In cinque regioni (Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia) è stato attivato lo stato d’emergenza per far fronte alla siccità, mentre l’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) mostra che la disponibilità di acqua si è ridotta del 19% nel trentennio che va dal 1991 al 2020, rispetto al periodo dal 1921 al 1950. E in futuro lo scenario sarà anche peggiore.

About Marta Collu

Appassionata di storia dal 1996, amo scrivere da quando ho memoria. Quando non ascolto i podcast di Barbero ascolto le playlist più disparate in base all'umore del giorno (e ovviamente Unica Radio). Lavoro come animatrice in una casa di cura e provo ad affrontare il mondo con gentilezza.

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