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Giulia Noeyes si racconta per il progetto “Donne nella scienza e nell’arte”

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Giulia Noeyes si racconta per il progetto "Donne nella scienza e nell'arte"
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Progetto PCTO “Donne nella scienza e nell’arte” dei ragazzi del Liceo Pitagora di Selargius, hanno avuto modo di farsi raccontare la storia dell’artista Giulia Salomone, in arte Giulia Noeyes.

Giulia Noeyes, nome d’arte di Giulia Salomone, è una talentuosa artista classe 1989, che si occupa principalmente di StreetArt. Il suo nome d’arte, “Noeyes”, non è casuale: ai ragazzi del Liceo Pitagora, racconta che l’arte deve essere sentita, e la esprime tenendo a mente ciò che vorrebbe suscitare agli spettatori. Le emozioni delle sue opere sono il vero “occhio”: non è tanto importante ciò che vedi, ma ciò che senti. Per Giulia è importante infatti saper leggere oltre le immagini.

Quando Giulia parla, trasmette l’amore e la passione per il suo lavoro, condividendo che ha richiesto un grande sforzo e che spesso l’ha fatta sentire sfruttata, soprattutto all’inizio. A un certo punto, qualcuno ha investito su di lei e ha capito che non era tutto inutile e che il duro lavoro poteva essere ricompensato. Fin dall’inizio del suo percorso, Giulia ha sempre avuto il desiderio di creare. Si è interessata all’arte da una prospettiva esterna e a tutto ciò che circondava gli artisti: truccatori, scenografi, critici d’arte, fotografia, storia dell’arte. Poi ha iniziato gli studi all’Accademia di Belle Arti di Carrara, un percorso cruciale per le sue basi tecniche in pittura, e ha iniziato ad approfondire l’arte dall’interno.

Come donna, ci confessa, ha avuto difficoltà nel farsi accettare nel mondo dell’arte. Nonostante i momenti di sconforto, Giulia è riuscita ad affermarsi nel mondo dell’arte, come artista carismatica e di talento.

Il progetto è stato promosso dall’ArCoEs con il contributo della Fondazione di Sardegna

About Valentina Tradori

laureata in beni culturali e spettacolo, theatre nerd e contemplatrice di film belli