Il mantra è sostenibilità ma anche libertà di muoversi in spazi aperti. Va in questa direzione il progetto NeuroFashion di Chiara Salomone.
Il progetto NeuroFashion di Chiara Salomone fa blend tra la sua professione di psicologa e l’uso dell’abito finalmente pensato per seguire chi lo indossa nella sua quotidianità e non al contrario. Salomone è infatti attenta ai mutamenti che questo periodo di relazioni sospese ha prodotto anche nelle giovani generazioni.
Nel fashion concept del brand milanese, c’è una comunità che si confronta e sperimenta. Come afferma Chiara Salomone: “In questo marchio c’è lo studio, l’etica, il pensiero che ha permesso la realizzazione della collezione. Vestiamo lo spirito ribelle delle persone, ma anche quello comprensivo, quello inclusivo. Abbiamo pensato ad abiti che si conformano al corpo e alla sua meravigliosa e perenne modificazione, l’obiettivo è quello di diventare il primo e-commerce di abiti basato sulla “Psicologia della moda”: uno spazio in cui l’abito diventa strumento e messaggio di benessere”.
La collezione si chiama DRESS THE GAP e contiene tutti i principi e le conoscenze scientifiche per dare una risposta all’evoluzione di una nuova tendenza. Una tendenza, cioè, che non vuole dare taglie, loghi, generi, stagionalità e occasioni d’uso. Questo perché sostenibilità significa anche fare acquisti con “cervello”. Ci guida quindi nella consapevolezza che attraverso questi abiti vestiamo i corpi, gli diamo un habitat, un ambiente protetto dove vivere e quindi dove trasformarci. Le proporzioni si allargano per liberare, per togliere i confini e lasciare esprimere ciò che siamo, la nostra immagine e chi vorremmo essere. È un messaggio di accettazione e inclusività per cui la distanza non va nascosta, riempita o accorciata, non esibita ma attraversata.
“Sono partita dall’idea di creare nuovi volumi al corpo senza legarlo. Ho pensato di non sovvertire i codici vestimentari e di genere ma di ignorarli. Io non li vedo e vorrei che fosse così anche per gli altri. Per noi non è importante mostrarci ma percepirci, ancora meglio se lo facciamo felici nei nostri abiti” dice Salomone.