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dervish di ziya azazi, sanluri

“Dervish” Le danze sufi di Ziya Azazi arrivano in Sardegna

Settimana prossima le danze sufi con “Dervish” di Ziya Azazi, direttamente a Sanluri, Macomer, Alghero e Lanusei

L’opera “Dervish” del danzatore e coreografo Ziya Azazi, ispirata all’ipnotico rituale dei monaci rotanti, ci farà viaggiare alle sorgenti del Sufismo. L’opera comprende inoltre altre creazioni di Azazi, ovvero “Azab” con musiche di Uwe Felchle e “Dervish in Progress” con musiche di Mercan Dede. Il tutto sotto le insegne della Stagione 2023-2024 de La Grande Danza organizzata dal CeDAC. Il fascino dell’antica pratica di meditazione, in cui l’individuo si astrae, si dimentica di sé e della realtà circostante, per volgere la mente al divino e lasciarsi guidare dalla musica in un’imitazione simbolica del moto dei pianeti del sistema solare, rivive sulla scena in una performance di danza in cui si fondono ricerca e artistica e percorso spirituale.

“Dervish” rappresenta la sintesi del cammino sulla via dell’illuminazione, dove da un punto di vista simbolico, come detto in precedenza, l’individuo rievoca il movimento dei pianeti del sistema solare. Reinventando così attraverso la danza un rito religioso e una visione filosofica. “Dervish” mira a ridisegnare il percorso e le soglie dove l’esperienza individuale si traduce in una specie di rivelazione interiore. Cambiano forma costantemente durante tutta la performance. Non sono solo costumi ma diventano una vera e propria parte di lui, un partner, un mantello, una coperta dietro cui nascondersi. Le rotazioni ripetute aumentano sia la consapevolezza fisica che la consapevolezza meditativa.

L’evento si svolgerà il 25 Marzo alle 20.30 all’Akinu Congia di Sanluri, il 26 Marzo alle 21:00 al Costantino di Macomer, poi il 27 Marzo alle 21:00 al Gavì Ballero di Alghero e infine giovedì 28 Marzo alle 21 al Tonio Dei di Lanusei.

About Matteo Perra

Appassionato di video editing, doppiaggio, scrittura, disegno e giochi di ruolo amo far conoscere nuove realtà alle persone attraverso la creatività cercando anche di far vedere l'impegno che c'è dietro così da ricordare che tutti sono capaci, in un modo o nell'altro, di essere se stessi e creativi.

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