La storia dei bambini di Chernobyl raccontata nel documentario di Karim Galici “Le cicogne di Chernobyl”, in anteprima a Cagliari il 19 marzo
I bambini di Chernobyl, vittime innocenti del disastro del 1986. Il documentario “Le cicogne di Chernobyl” di Karim Galici ci porta a scoprire le loro storie a distanza di quasi quarant’anni dalla tragedia. Le immagini del film raccontano vite segnate da un evento traumatico. Molti dei bambini hanno dovuto affrontare problemi di salute legati alle radiazioni, mentre altri hanno perso la loro terra d’origine e i loro cari. Nonostante le difficoltà, i “bambini di Chernobyl” hanno dimostrato una straordinaria forza d’animo. Hanno imparato a vivere con le conseguenze del disastro e a costruirsi un futuro.
L’Italia ha avuto un ruolo fondamentale nell’aiutare i bambini di Chernobyl. Tra i primi anni ’90 e l’inizio del 2020, circa 700.000 bambini bielorussi e ucraini sono stati accolti nel nostro Paese, di cui 20.000 in Sardegna. L’accoglienza non si è sempre limitata a un periodo di soggiorno temporaneo. In molti casi, è sfociata in adozioni e nella creazione di nuove famiglie miste.
Un progetto con molti contributi
“Le cicogne di Chernobyl” è stato realizzato con il sostegno della Fondazione di Sardegna, della Regione Sardegna e una vasta rete di partner a livello regionale, nazionale e internazionale. In collaborazione con l’associazione Cittadini del mondo Onlus di Cagliari, che organizza il “Progetto Chernobyl” per l’accoglienza temporanea dei bambini provenienti dalle zone contaminate.
Si tratta del primo lungometraggio diretto da Galici e sarà proiettato in anteprima martedì 19 marzo alle 20 al cinema Greenwich d’Essai a Cagliari.
Immagini forti, filmati di repertorio, spaccati di quotidianità familiare, testimonianze e ricordi sono armonizzati da una colonna sonora che include Nanneddu Meu eseguita dal gruppo Music Kvatro Plus e l’apporto di Michele Salis Figus, in arte Medūlla.
Il documentario di Galici ci ricorda l’importanza della solidarietà e ci spinge a riflettere sulle conseguenze devastanti delle catastrofi nucleari. La storia dei “bambini di Chernobyl” è un monito a costruire un mondo più sicuro e più attento all’ambiente.