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Felice Todde presenta a Sassari il suo volume su Chopin

L’11 dicembre, al Teatro Comunale di Sassari, il musicologo e saggista Felice Todde presenterà il suo libro “Chopin. L’opera italiana e i cantanti”

Pomeriggio dedicato a musica e letteratura al teatro Comunale di Sassari. Il musicologo e saggista Felice Todde presenterà il suo libro intitolato “Chopin. L’opera italiana e i cantanti” per Zecchini Editore. L’appuntamento è previsto per oggi lunedì 11 dicembre alle ore 18:00, e sarà diretto da Antonello Mattone, presidente dell’Ente de Carolis.

Tra gli altri lavori, Todde è stato autore di numerosi saggi dedicati al rapporto musica-parola ed al percorso dalla fonte letteraria, senza contare il libretto e la partitura nell’opera lirica. Inoltre, è stato docente di storia dell’opera all’Accademia del Maggio Fiorentino.

Todde vanta numerose collaborazioni con realtà teatrali importanti, come i teatri lirici di Chicago, Lisbona, Firenze, Napoli, Treviso, Cagliari e Sassari, che ospiterà appunto la presentazione del suo ultimo volume.

Il volume “Chopin. L’opera italiana e i cantanti”

Il volume di Felice Todde analizza l’influenza dell’opera italiana sulla produzione musicale di Fryderyk Chopin. L’autore, partendo dai rapporti personali che Chopin ebbe con i cantanti del suo tempo, come Angelica Catalani, Giuditta Pasta e Pauline Viardot, indaga come la musica operistica italiana abbia contribuito a plasmare il suo stile compositivo, esecutivo e didattico.

Chopin, fin da giovane, fu un appassionato di opera italiana. La sua prima rappresentazione operistica risale al 1816, quando aveva solo 10 anni. In seguito, ebbe modo di assistere a numerose opere italiane a Varsavia, Parigi e in altri centri europei. La sua conoscenza dell’opera italiana era tale che, nel 1839, fu invitato a scrivere un articolo sulla musica operistica per la rivista parigina La Revue et Gazette Musicale de Paris.

L’opera italiana influenzò Chopin in diversi modi. Innanzitutto, gli trasmise un profondo amore per la melodia, che è uno dei tratti distintivi della sua musica. Inoltre, lo sensibilizzò all’importanza della linea vocale e della tessitura, che spesso si ritrovano nella sua musica pianistica. Infine, gli insegnò l’importanza dell’espressione e della sensibilità, che sono elementi fondamentali del suo stile.

Chopin consigliava ai suoi allievi di frequentare l’opera italiana per imparare a far “cantare” il pianoforte. Egli riteneva che l’opera fosse la fonte migliore per comprendere le tecniche di canto e di espressione vocali, che potevano poi essere applicate al pianoforte.

Gli influssi italiani sulla produzione di Chopin sono stati rilevati da molti musicologi, tra cui Robert Schumann, Franz Liszt e Maurice Ravel. Tuttavia, si è spesso fatto riferimento a Bellini come principale fonte di ispirazione per Chopin, trascurando il contributo di Rossini. Todde, invece, sostiene che Rossini sia stato un’influenza altrettanto importante per Chopin, se non addirittura maggiore di Bellini.

About Lorenzo Piras

Studio comunicazione, scrivo e parlo di calcio (più del dovuto).

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