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giudicesse 2030

“Giudicesse 2030”, il laboratorio sul ruolo della donna

“Giudicesse 2030”: La residenza artistica a Sant’Antioco rivela il passato medievale e illumina il ruolo contemporaneo delle donne in Sardegna

In corso a Sant’Antioco la stimolante residenza artistica “Giudicesse 2030”. Si tratta di un laboratorio di riflessione che getta uno sguardo critico sul ruolo delle donne. Si spazia dalle figure delle Giudicesse medievali alla vita socio-economica contemporanea della Sardegna. Dal 4 al 16 dicembre, la comunità locale è coinvolta in una serie di laboratori e incontri informali. E’ organizzato dal duo multidisciplinare STUDIOLANDA, vincitori del bando promosso dalla Società Umanitaria di Carbonia, in collaborazione con le associazioni Terras e U-BOOT Lab.

Il direttore della Società Umanitaria di Carbonia, Moreno Pilloni, sottolinea che “Giudicesse 2030” risponde alla necessità di sviluppare una consapevolezza collettiva sulle potenzialità delle comunità nell’incidere sui cambiamenti globali, partendo dalla gestione del proprio territorio come patrimonio culturale condiviso.

Il progetto ideato da STUDIOLANDA inizia con una rigorosa fase di studio delle fonti letterarie e degli archivi storici audiovisivi. Questi vengono poi condivisi con la comunità locale e integrati con la loro memoria collettiva. L’obiettivo è la creazione di un’opera che unisca linguaggio sonoro e visuale, presentata come restituzione pubblica dell’esperienza residenziale il 16 dicembre.

La curatrice del progetto, Maria Pina Usai di U-BOOT Lab, spiega che l’intento è costruire una nuova narrazione delle Giudicesse. In questo modo si va, di fatto, oltre la rievocazione storica delle “principesse medievali“. Si mira a utilizzare il loro ruolo storico come base per evidenziare il ruolo delle donne nella Sardegna contemporanea, specialmente dal punto di vista socio-economico.

L’accessibilità e l’inclusione sono elementi chiave del progetto, seguendo il principio dell’Agenda 2030. Marina Fanari di U-BOOT Lab afferma che il motto “non lasciare nessuno/nessuna indietro” permea ogni aspetto della residenza. Dalla facilità di accesso degli incontri con la comunità alla sottotitolazione dei contenuti visuali durante l’evento finale.

La residenza coinvolge dunque attivamente la comunità locale attraverso laboratori con i bambini e incontri informali negli spazi dell’ex Monte Granatico, parte del MuseoDiffuso.exe gestito da Ottovolante Sulcis e messo a disposizione dal Comune di Sant’Antioco. Le informazioni su giorni e orari degli incontri sono rese disponibili attraverso i canali social delle associazioni organizzatrici.

STUDIOLANDA è un duo multidisciplinare con sede in Sardegna. Si distingue per l’approccio che pone al centro il riutilizzo dei materiali e la ricerca in archivi audiovisivi, grafici e testuali. Il loro lavoro abbraccia diverse competenze tecniche nel campo del design e delle arti visive. Uniscono pratiche di disegno, traduzione, auto-costruzione e ascolto per creare forme narrative innovative.

Questa iniziativa rientra in un progetto più ampio supportato dai fondi cineportuali concessi alla Società Umanitaria di Carbonia dalla Regione Autonoma della Sardegna. La residenza “Giudicesse 2030” emerge quindi come un’opportunità significativa per la comunità di Sant’Antioco. Offre uno sguardo critico sul passato per illuminare il presente e ispirare il futuro.

About Enrico Atzeni

Nato a Cagliari nel 1995. Laureato in Scienze Politiche, attualmente iscritto al Corso di Relazioni Internazionali presso l'Università degli Studi di Cagliari. Appassionato di sport, cultura giapponese, videogiochi e animazione.

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