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capelli riciclo hair project

I capelli che combattono l’inquinamento

Costruire una reale economia circolare vuol dire essere in grado di prevedere soluzioni di riutilizzo e riciclo di qualsiasi prodotto, per trasformarlo in una risorsa: il progetto Hair Recycle ha trovato un modo di farlo anche con i capelli.

Hair Recycle raccoglie borse di capelli appena tagliati da diversi saloni e coiffeurs convenzionati in tutto il Belgio, per trasformarli in diversi modi tutti utili all’ambiente: da funzionali “spugne” contro le perdite di petrolio in mare a nuovi biomateriali.

“I nostri prodotti sono tanto più etici in quanto sono fabbricati localmente…non sono importati dall’altra parte del pianeta,” ha detto alla Reuters il co-fondatore dell’iniziativa Patrick Janssen “Sono fatti qui per affrontare i problemi locali”.

Il riciclo di capelli fa bene al Pianeta

L’intento del progetto è estendere un approccio eco-responsabile al campo della cura della persona perché, come spiega una nota sul sito dell’iniziativa, “la responsabilità ambientale consiste nell’integrare le sfide dello sviluppo sostenibile in tutte le sue attività quotidiane”.

Farlo vuol dire dunque applicare questo approccio alla produzione, al consumo e a tutte le interazioni sociali: i capelli raccolti, che trovano con Hair Recycle una nuova vita, sarebbero destinati a finire in inceneritore, mentre invece sono ricchi di caratteristiche che offrono diverse opportunità di riciclo.

I capelli, spiegano i fondatori, sono riciclabili all’infinito, molto assorbenti e resistenti: la cheratina, proteina che li compone al 95%, gli dà elasticità, flessibilità e insolubilità in acqua. Sono in grado di sostenere fino a 10 milioni di volte il proprio peso e di assorbire sostanze grasse ma anche olio e idrocarburi.

Ecco come combattere l’inquinamento secondo l’idea di una Ong belga, che attraverso il progetto Hair Recycle utilizza gli scarti dei saloni di parrucchiere per assorbire petrolio e altri idrocarburi, evitando che vengano dispersi nell’ambiente.

Come funziona il progetto

Spiega il co-fondatore del progetto, Patrick Janssen, che un chilo di capelli è in grado di assorbire 7-8 litri di olio e idrocarburi. Questo perché i capelli hanno importanti proprietà, tra cui quella di poter sostenere fino a 10 milioni di volte il proprio peso, sono solubili in acqua e altamente elastici grazie alle sue fibre di cheratina.

E così l’idea è stata quella di raccogliere gli scarti dei parrucchieri e di trasformarli in cuscinetti in grado di assorbire gli scarti di lavorazione dei meccanici evitando, installati sugli scarichi, che sostanze inquinanti vadano a finire nelle acque di fiumi e mari.

I saloni di bellezza che vogliono aderire e che vogliono offrire ai propri clienti un’alternativa ecologica, ricevono delle buste in cui inserire i capelli; la Ong si occupa poi di ritirarli regolarmente. Oltre ai cuscinetti assorbenti i capelli si trasformano anche in sacchetti riciclabili o in sostanze per il trattamento delle ustioni cutanee mediante l’estrazione di cheratina.

About Giulia Marongiu

Sono una studentessa universitaria del corso di studi Beni culturali indirizzo storico-artistico. Appassionata di arte e cultura.

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