Cinema senza censura: a Cagliari proiezione di “Non è andato tutto bene” di Paolo Cassina, un’opera coraggiosa che indaga gli aspetti controversi della gestione della pandemia da Covid-19
In un’epoca dominata dal pensiero unico e dalla censura, la rassegna cinematografica “Cinema senza censura” si propone come un baluardo di libertà di espressione e di arte. Il 21 aprile, presso il Jester Club di Cagliari (via Roma 257), alle ore 18, verrà proiettato il nuovo docufilm di Paolo Cassina “Non è andato tutto bene”, un’opera coraggiosa che indaga gli aspetti controversi della gestione della pandemia da Covid-19.
Attraverso la lente di Cassina, il pubblico ripercorrerà tre anni di eventi drammatici, affrontando temi scottanti e spesso messi a tacere. Il docufilm dà voce alle vittime e ai loro familiari, a coloro che hanno subito danni fisici e psicologici a causa del virus e delle scelte politiche adottate.
Non mancano approfondimenti sugli errori commessi durante la pandemia, con un’analisi critica e documentata che sfida la narrazione ufficiale. “Non è andato tutto bene” si configura come un invito a riflettere, a mettere in discussione e ad aprire un dibattito costruttivo su un periodo storico ancora troppo vicino e doloroso.
Paolo Cassina
La scelta del regista Paolo Cassina non è casuale. Da oltre vent’anni attivo nel mondo della televisione e della comunicazione, Cassina ha fatto della sua passione per i documentari e le inchieste giornalistiche uno strumento per dare voce a chi non ne ha.
Già con il precedente lavoro “Invisibili“, dedicato ai presunti effetti avversi da vaccino, Cassina aveva dimostrato tenacia e coraggio nel portare alla luce tematiche scomode, sfidando la censura e arrivando a collezionare oltre 500 proiezioni in tutta Italia.
L’evento di Cagliari, organizzato con il patrocinio del Comune di Cagliari e di altre realtà associative, si preannuncia come un appuntamento importante per riflettere su un tema di scottante attualità e per riaffermare il valore della libertà di pensiero e di espressione. Un’occasione da non perdere per chi cerca un cinema impegnato, che sa scuotere le coscienze e stimolare il dibattito.