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Freddo, i consigli anti-contagio

Non è (solo) il freddo che fa ammalare: ecco le contromisure ai malanni di stagione : 45 minuti finestre aperte e occhio a cellulari

Il pediatra Italo Farnetani fornisce tre consigli utili per prepararsi al freddo e limitare il rischio di malanni stagionali per i bambini, soprattutto in ambienti chiusi:

  1. Aerazione e Ventilazione: Anche quando fa freddo, è essenziale aprire le finestre delle stanze per almeno 45 minuti al giorno. Questo permette di eliminare l’aria “riciclata” e di allontanare gli agenti infettanti. L’esperto sottolinea che ognuno di noi, attraverso la respirazione, “inquina” l’equivalente dell’aria contenuta in una stanza di 3 metri per 3. L’apertura delle finestre consente di introdurre aria pulita dall’esterno e contribuisce a umidificare l’ambiente, riducendo la presenza di particelle di polvere cariche di agenti infettivi.
  2. Umidificazione dell’Aria: Gli ambienti riscaldati tendono a diventare secchi, e l’aria secca può favorire la dispersione di particelle di polvere cariche di agenti infettivi nell’aria. Mantenere un adeguato livello di umidità può contribuire a rendere più pesanti queste particelle, facendole cadere al suolo anziché essere inalate. L’utilizzo di umidificatori può essere utile per raggiungere questo obiettivo.
  3. Attenti alle Fonti di Contagio: Prestare attenzione alle fonti di contagio, anche quelle apparentemente insospettabili. Ad esempio, il pediatra menziona il telefonino come una potenziale fonte di contagio. Gli oggetti di uso quotidiano possono raccogliere germi e batteri, quindi è importante pulirli regolarmente. Inoltre, evitare il contatto diretto con persone malate può aiutare a prevenire la diffusione di infezioni respiratorie.

Seguire queste precauzioni può contribuire a mantenere un ambiente più salubre e ridurre il rischio di malattie stagionali, specialmente durante i periodi di freddo intenso quando si trascorre più tempo al chiuso.

About Daniele Atzori

Ragazzo sardo di 28 anni appassionato di cibo, calcio e comunicazione. E tante altre belle cose.

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