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Festival di fine anno a Cagliari: i prossimi appuntamenti

Al centro del festival di fine anno cagliaritano saranno centrali i ricordi della Grande Carestia cinese, insieme ad alcuni ospiti

Domenica a Cagliari i ricordi della Grande carestia in Cina al centro del nuovo appuntamento con il Festival di fine anno: saranno ospiti i cinesi Wu Wenguang e Mengqi Zang.
Lunedì si prosegue con il progetto di danza multidisciplinare “Paesaggi interrotti”, mentre martedì c’è la presentazione della ricerca “Luce e vibrazioni. Visioni del reale”.

Sarà un appuntamento dunque ancora una volta nel segno della conservazione della memoria quello che l’associazione Carovana SMI propone domenica 10 dicembre a Cagliari per il Festival di fine anno.
Alle 12 nella Stazione di Transito, la sede di Carovana in via Dante 60, si terrà il seminario dal titolo “Archiving and Creating in the Folk Memory Project”: in presenza e in collegamento streaming sarà possibile ascoltare i cinesi Wu Wenguang, fondatore del progetto “The Folk Memory project”, e Mengqi Zang, videoartista e perfomer, che negli scorsi anni hanno infatti inviatato a raccogliere in documentari la memoria della grande carestia che colpì la Cina tra il 1959 e il 1961.

Sede di questo immenso progetto è Caochangdi workstation, lo studio di Wu alla periferia di Pechino. Oltre 150 giovani registi hanno partecipato negli anni all’iniziativa, visitando più di 240 villaggi in 20 province e intervistando più di mille abitanti anziani. I resoconti personali e i ricordi sbiaditi della Rivoluzione culturale, del Gran balzo in avanti e del Movimento delle quattro pulizie, vengono infatti preservati, facendo sì che queste storie non vengano dimenticate.

Lunedì 11 dicembre

Lunedì 11 dicembre, il Festival di fine anno prosegue poi nello spazio T Off di via Nazario Sauro dove Carovana propone il suo progetto di danza multidisciplinare, avviato nel 2008, “Paesaggi interrotti”, una metafora del lavoro di scavo tra memoria e immaginario, ma anche l’altra faccia della produzione, quel lento processo di depauperamento e consumo spesso irresponsabile dei territori a cui apparteniamo. Allo spettacolo, per la regia di Ornella d’Agostino in collaborazione con il paesaggista Luigi Usai, e con gli artisti dell’Accademia del tempo, seguirà un dibattito con il pubblico, esperti e rappresentanti istituzionali sui processi di rigenerazione ambientale, urbana e sociale.

Sempre al T Off, ma martedì 12 dicembre, sarà inoltre presentato il progetto “Luce e vibrazioni. Visioni del reale”, a cura di Toni Cots e Alessandro Quaranta, che prende l’avvio da una proposta di rilettura di desorg.org, l’archivio OVNI di Barcellona. La ricerca si concentra sulla conflittualità esistente nell’interpretazione della realtà, oltre che in una critica della modernità. Alle 20 segue lo spettacolo di danza multidisciplinare “Poetiche d’archivio. Tra passi e sassi e Paesaggi Interrotti.” Concept e regia Ornella D’Agostino / Musica Luca Nulchis. Questo appuntamento dunque chiude il primo blocco di iniziative inserite nel calendario del festival.

Le collaborazioni e i contributi

In collaborazione con: Sardegna Film Commission, Sardegna Teatro, Teatro Alkestis, Fuori Margine – Centro di Produzione della Danza, Stalker Teatro, Animali Celesti- Teatro d’arte civile, Associazione Didee – arti e comunicazione, Rete WarFree – Lìberu dae sa gherra, I giardini della biodiversità di Iglesias, Su Logu, Caritas di San Saturnino – Cagliari, La Casa nell’Albero, ASARP- Associazione Sarda per l’Attuazione della Riforma Psichiatrica, Is Mascareddas, Sa Manifattura, Comune di Cagliari – Verde Pubblico.
Con il contributo di: MiC (azioni trasversali, Linea Danza e coesione sociale), Regione autonoma della Sardegna- Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Servizio Lingua e Cultura Sarda, Fondazione di Sardegna.

About Matteo Cambuli

24 anni, studente di Scienze della Comunicazione. Aspirante giornalista sportivo, appassionato di sport, musica e cinema.

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