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NurArcheoFestival

NurArcheoFestival, XV edizione: venerdì 21 luglio

NurArcheoFestival a Villagrande Strisaili – Aree Archeologiche S’arcu ‘e Is Forros e Sa Carcaredda Tortoli – Area Archeologica S’Ortali ‘e Su Monti ed Ex Blocchiera Arbatax – Teatro a mare (Porto Frailis)

E’ appena iniziato ma procede già a marce forzate il NURARCHEOFESTIVAL, la rassegna organizzata dal Crogiuolo e diretta da Iaia Forte e Rita Atzeri. Domani, venerdì 21 luglio, nel Santuario nuragico di S’Arcu ‘e is Forros a Villagrande Strisaili, alle 21.15, ecco arrivare un’altra signora del teatro italiano: Lucilla Giagnoni porta in scena MAGNIFICAT, un monologo da lei firmato (collaborazione ai testi di Maria Rosa Pantè, musiche di Paolo Pizzimenti) che rappresenta il terzo capitolo della sua Trilogia dell’umanità (che comprende anche Ecce Homo e Furiosa mente) e intreccia riflessione, poesia e ironia (produzione di CTB – Centro Teatrale Bresciano, Fondazione TPE).

NurArcheoFestival, Lucilla Giagnoni con MAGNIFICAT (Villagrande Strisaili, area archeologica di S’Arcu ‘e is Forros, ore 21.15)

“Femminile” e “Maschile” sono degli archetipi, cioè stanno all’origine di ogni pensiero conscio e inconscio, sono il substrato di tutta l’umanità, di tutta la vita. Le fiabe che ci sono state narrate da bambini sono scrigni di archetipi, come gli antichi miti: la dea della terra e delle messi vaga per il mondo piangendo il rapimento della figlia prigioniera nel mondo di sotto, quello dei morti, ma viene risvegliata dal suo dolore e ride solo quando una vecchia contadina le mostra il suo seno e il sesso.

A questa Terra fanno riferimento le ultime parole di una straordinaria preghiera/poesia: “Laudato sii mi signore per sora nostra matre Terra”, canta San Francesco. Terra è Humus, da cui la parola Homo, e non invece Donna, che viene da Domina, Signora. Homo, Humus, Humilitas, l’umiltà, cioè l’essere in armonia con la Terra. Ed è proprio l’umiltà ciò a cui ci chiama il “Cantico delle creature”.

Ma l’umiltà, insieme alla lode, al ringraziamento, al servizio, è tra le prime parole di una preghiera/poesia ancora più antica, il “Magnificat”. Essa recita: “L’anima mia magnifica il signore e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore perché ha guardato l’umiltà della sua serva”. Solo se dalla Terra riemergerà il “Femminile”, ci sarà una possibilità per tutti di futura convivenza, nella beatitudine, cioè nella felicità. Il video di MAGNIFICAT: https://www.youtube.com/watch?v=e8ji7W2k2ek

SETTE RESPIRI alle ore 20

Stesso giorno alle 20, sarà la volta di SETTE RESPIRI, scritto da Juri Piroddi con Cinzia Piras, Marzia Orrù, Giuseppina Mirigliani, Giuseppe Muggianu, Juri Piroddi. Gli interpreti saranno Giuseppe Muggianu (chitarra e voce) ed Emanuela Lioy (violino), una produzione Rossolevante. Secondo gli antichi, una decisione andrebbe presa nello spazio di sette respiri.

Lo spettacolo intreccia una delle storie più famose della tradizione giapponese, quella della vendetta dei 47 Ronin (“uomini onda”, samurai decaduti, rimasti senza padrone) con la vita e le imprese di Gaetano Bresci, il regicida anarchico, il tessitore pratese tornato dall’America per vendicare i Morti di Milano del 1898. Bresci, il lucido, determinato, consapevole, ironico, elegante, preciso assassino di Re Umberto I di Savoia. Bresci, il Ronin italiano, l’ultimo Ronin, il Quarantottesimo. “Non ho ucciso Umberto, ho ucciso un re, ho ucciso un principio. Ho attentato al Capo dello Stato perché è responsabile di tutte le vittime pallide e sanguinanti del sistema che lui rappresenta e fa difendere”, disse.

NurArcheoFestival, Sabato 22 Enrico Bonavera con IL VINO E SUO FIGLIO (sempre a Villagrande, ore 20.30) e altri appuntamenti fra Arbatax e Tortolì.

Sabato 22, alle 20.30, Enrico Bonavera va in scena, sempre nell’area archeologica di S’Arcu ‘e is forros, con IL VINO E SUO FIGLIO, liberamente tratto da Il Navigatore del Diluvio di Mario Brelich (produzione compagnia çàjka – ETS). Bonavera è l’Arlecchino “ufficiale” del Piccolo Teatro di Milano, con il quale, in quasi quarant’anni di carriera, ha girato praticamente tutto il mondo.

“Andato a bottega” da Ferruccio Soleri, oltre al virtuosismo nella recitazione con le maschere della Commedia dell’Arte, ha studiato le tecniche di narrazione popolare, sviluppando doti di affabulatore, che ha saputo sapientemente coniugare con quelle di mimo ed attore gestuale. Protagonista assoluto dello spettacolo è il vino, il suo valore “mitico e sacro”, comica congiunzione tra “basso corporeo” e filosofia del palato e della vita.

Quando un giovane diventa uomo? Nella nostra società sono ormai assenti i riti di trasformazione dall’adolescenza all’età adulta, quelli che venivano chiamati “riti di iniziazione”. Tuttavia il primo bicchiere di vino è ancora testimonianza di una prova di passaggio: il fanciullo passa dal latte materno, all’acqua, alla bevanda dei ‘grandi’. Il monologo ripercorre, attraverso il racconto di Sem, figlio primogenito, le tappe misteriose della scoperta del vino da parte di Noè e, tramite quello, del suo rapporto strettamente personale con Dio.

Altri eventi

Tortolì & Arbatax, nel sito archeologico di S’Ortali ‘e Su Monti e a Porto Frailis, fra il 22 e il 28 luglio, ospiteranno un’altra sezione della XV edizione del NurArcheoFestival. Il 22 luglio, a Porto Frailis (Arbatax) alle 21.30, in campo EROS E TANDOS?, presentazione “giuliva e senile” del libro di poesie “Maledetta la tua bocca, maledetta!” di Vanessa Aroff Podda. “Conduce l’evento l’ar-Dito Fabio Marceddu. L’autrice si riserva il diritto di non rispondere”.

Prosegue anche la prima edizione di ISOLE nell’Ex Blocchiera Falchi di Tortolì. Ancora la rassegna SARDEGNA-CINEMA sabato 22, questa volta con un omaggio a Grazia Deledda, prima donna italiana a ricevere il Premio Nobel, con la proiezione alle 20.30 di una rarità: il film La grazia (1929) di Aldo De Benedetti, nella edizione restaurata e sonorizzata dell’Unione Sarda, con musiche di Romeo Scaccia, presentazione del giornalista, critico cinematografico e regista Sergio Naitza.

Il giorno dopo, domenica 23, alle 20.30, la retrospettiva BARBAGIA D’AUTORE, dedicata a Vittorio De Seta (il grande cineasta, autore, tra le altre opere, di Banditi a Orgosolo e del televisivo Diario di un maestro), vedrà la proiezione de I corti Anni 60 (tra cui I contadini del mare) per celebrare il centenario della nascita dell’autore.

About Emanuele Spano

Sono nato a Cagliari il 2 Gennaio 1998, ho un fratello maggiore e uno minore e una sorella. Gli sport che ho maggiormente praticato sono atletica leggera e pallacanestro. Ho frequentato il liceo scientifico Pitagora. I miei interessi comprendono la ricerca, la politica, il cinema e i videogiochi.

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