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La storia delle slot machines, dalla Liberty Bell di Charles Fey ai microprocessori

Le macchine da gioco, o slot machines, rappresentano oramai da anni un vero e proprio fenomeno globale. La loro storia è tanto affascinante quanto ricca di eventi e di curiosità, come l’appellativo che si guadagnarono negli USA, ovvero le “macchinette del diavolo”. Oggi la loro presenza nei casinò appare scontata, ma c’è stato un tempo durante il quale le slot hanno dovuto piegarsi alle logiche del proibizionismo.

Si inizia dal presente: l’epoca delle slot machine online

Per capire e apprezzare appieno la storia delle macchinette, è bene partire dal presente, analizzando il successo delle slot machine che possiamo trovare online presso i casinò digitali più famosi. La digitalizzazione ha infatti invaso anche il settore del gioco d’azzardo, consentendo agli appassionati di dedicarsi anche alle macchinette, intese stavolta come veri e propri videogiochi.

La prima slot machine: l’idea di Sittman e Pitt (1891)

Tutto ebbe inizio nella frenetica New York di fine Ottocento, precisamente nel 1891. Due uomini d’affari, Sittman e Pitt, proposero una macchinetta da gioco basata sul poker, realizzata interamente in legno. Questa macchina, costituita da tre tamburi rotanti con 50 carte da gioco, venne installata in numerosi bar della città. Non era facile vincere a questo passatempo, dato che le carte del dieci di picche e del fante di cuori venivano solitamente rimosse per aumentare il margine della casa.

Il proibizionismo e la nascita delle fruit machines

Spostando il nostro orologio al periodo del proibizionismo, la storia delle slot machines venne arricchita da un altro capitolo molto interessante. Per aggirare le restrizioni sul gioco d’azzardo, le macchinette vennero convertite in distributori di gomme da masticare. Queste macchine, note come fruit machines, funzionavano grazie ad un dispositivo meccanico, sfruttavano rulli con simboli di frutti vari e – come premio – non erogavano soldi ma caramelle e gomme da masticare. Molti dei simboli classici delle slot machines di oggi, dalle ciliegie ai limoni, rappresentano un vero e proprio omaggio a questa invenzione.

La Liberty Bell dell’ingegnere Charles Fey

Nel 1894, un ingegnere di nome Charles Fey progettò la Liberty Bell, la prima slot machine moderna, ancora una volta meccanica e a tre rulli. La Liberty Bell, il cui nome venne ispirato dai campanelli che suonavano ad ogni vincita, divenne molto famosa in breve tempo, diffondendosi a macchia d’olio in tutti gli USA, partendo da San Francisco. La “Campana della Libertà” viene ancora oggi riconosciuta come l’icona che ha dato il via all’era delle slot machines.

I microprocessori e i generatori RNG

Non è un’esagerazione affermare che l’innovazione tecnologica ha rivoluzionato il mondo delle slot machines. Con l’avvento dei microprocessori negli anni ’70 e ’80, le macchinette sono diventate sempre più complesse e avanzate. I generatori di numeri pseudo-casuali (RNG) hanno rappresentato un ulteriore passo in avanti, garantendo l’equità e la casualità di ogni singolo giro.

Oggi i software RNG sono diventati la norma, non solo nelle macchinette elettroniche moderne, ma anche nelle versioni digitali citate ad inizio articolo. E gli algoritmi sono diventati sempre più complessi, evitando così anche i tentativi di truffa e manomissione.

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