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Aspettando Sant’Efisio (II parte)

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Sant’Efisio il Martire Guerriero.

In occasione della 367° Sagra di Sant’Efisio UNICARADIO, continua la chiacchierata con due ospiti d’eccezione. L’archeologo scrittore Mauro Dadea, autore del libro “Protettori Poderosu”: e Giorgio Trincas, Esperto conoscitore di tradizioni sarde. Insieme parleremo di Tradizione, Religiosità, e Folclore. In questa lunga intervista, rendiamo omaggio al Santo Patrono Dell’isola, con aneddoti, curiosità e ricordi, che rievocano 367 anni di storia della manifestazione.

367 anni di storia e fede.

Giunta alla 367 edizione La Sagra di Sant’Efisio, si riconferma una data importantissima per la Citta di Cagliari e per l’isola tutta. Quella che ormai è di diritto la Sagra più grande d’Europa per il numero di partecipanti e la lunghezza della processione che si estende per diversi km. Ma anche e soprattutto per la partecipazione popolare, l’ondata di fede e commozione profonda, che soprattutto a Cagliari e dintorni di l’accompagna.

Sant’Efisio “Protettori Poderosu”

Protettori Poderosu è il titolo del libro che Mauro Dadea e Mario Lastretti, hanno scritto a quattro mani. Edito da Arkadia, è un omaggio a Sant’Efisio ed al suo culto. Completo di meravigliose immagini, che illustrano le varie fasi della Sagra dedicata al martire e santo più venerato in Sardegna. Racconta nella sua totalità l’intero percorso cultuale che lega i sardi al loro Efisio. E così, in un perfetto incastro di testi e di immagini, prende vita la narrazione delle processioni cagliaritane del 15 gennaio, il giro del Giovedì Santo e delle Sette Chiese, e del Lunedì dell’Angelo. Per giungere alla Sagra del primo maggio. Con i suoi riti consolidati da secoli, i costumi, le traccas, la lunga processione fino a Pula, la visita a Nora ed il ritorno.

Sant’Efisio sagra religiosa e festa popolare

Da quasi quattro secoli la Sagra di Sant’Efisio, riveste un ruolo importantissimo nella cultura sarda. Un lato di questa Sagra rappresenta la spiritualità, la devozione, e conserva tutti i riti e le solenni dinamiche, di una liturgia solenne, secolare, maestosa, con i suoi riti le sue regole le sue consuetudini. L’alro volto della festa è il folclore, i grandi pranzi, i canti e i balli, fino a tarda notte, un popolo che si unisce e si ritrova, per condividere in questi giorni di primavera, l’amore per le tradizione di questa terra tanto bella e tanto amata.

About Daniele Aquilotti

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