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Asma per 4,6 mln di italiani ma solo il 20% si cura

In Italia oltre 4,6 mln di persone soffre di asma ma solo il 20% si cura

Oltre 4,6 milioni di italiani soffre di asma. Circa il 10% è affetta da una forma grave. Solo il 20% si cura.

Questi sono i dati emersi questa mattina a Milano, durante una conferenza stampa di presentazione di una nuova terapia di Chiesi Italia per i pazienti con asma non controllato. L’asma interessa persone di tutte le età, manifestandosi dai bambini più piccoli alle persone più anziane.

Le stime di prevalenza sono leggermente maggiori nelle donne (8,5%), rispetto agli uomini (7,4%). Negli uomini si assiste a una relazione inversa all’aumentare dell’età, andando dal 9,8% nella fascia 25-34 anni al 5,1% negli over 85. Le percentuali più elevate si registrano al Centro-Sud Italia. La regione con la prevalenza più elevata risulta la Campania (14,7%), seguita da Sardegna (9,3%), Calabria (8,4%), Molise e Liguria (8,0%).

E’ necessario mettere in atto di strategie preventive, volte a tutelare e migliorare la salute polmonare. Bisogna agire in modo particolare sulla riduzione del fumo di tabacco, dell’inquinamento atmosferico, delle esposizioni professionali a polveri e fumi, sull’obesità infantile.

Francesco Blasi, professore ordinario di malattie dell’apparato respiratorio, all’Università di Milano, afferma che “quando l’asma è controllato grazie al trattamento farmacologico, il paziente non avverte sintomi, né disturbi nelle attività quotidiane e non ha broncospasmo. È importante ricordare che l’asma è in grado di provocare crisi respiratorie gravi, che possono anche avere esiti fatali. L’attenzione alla terapia e il controllo della malattia sono fondamentali in tutti i soggetti asmatici, per ridurre l’impatto della patologia sulla qualità di vita”. Il professor Blasi aggiunge, ”il paziente asmatico dovrebbe avere maggiore consapevolezza della propria malattia e di come gestirla, sottoporsi ai controlli periodici dallo specialista”.

Claudio Micheletto, direttore Uoc di Pneumologia, Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, afferma “la mancata aderenza alla terapia inalatoria, rappresenta una delle principali problematiche della gestione dell’asma. Negli anni è migliorato notevolmente l’aspetto diagnostico, ma rimane invece la criticità del sotto-trattamento della patologia. Molti pazienti, tendono a sottovalutare la gravità effettiva della malattia, rinunciando alla terapia regolare quando i sintomi sono lievi o assenti. Il paziente, nei periodi in cui è libero dai sintomi, tende ad abbandonare la terapia. Si cura con la terapia al bisogno che però non controlla l’infiammazione alla base della malattia”.

Il direttore Micheletto conclude “è importante intervenire sullo stile di vita, modificando i cosiddetti fattori di rischio che possono causare complicanze e peggiorare lo stato di salute del paziente. In particolare, è consigliabile evitare il fumo di tabacco, praticare regolarmente un’adeguata attività fisica, perdere peso se si è in sovrappeso o obesi, limitare l’esposizione ai fattori allergizzanti e alle sostanze chimiche nocive”.

About Chiara Gattor

Studentessa di Scienze della Comunicazione Cagliari. Appassionata di musica, sport e cinema.

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