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Geppi Cucciari in “Perfetta” di Mattia Torre

Il talento istrionico e la vis comica di Geppi Cucciari per un inedito ritratto al femminile in “Perfetta” con testi e regia di Mattia Torre; uno dei più interessanti e apprezzati autori del panorama italiano contemporaneo (da testi teatrali come “Migliore” e “Qui e Ora” portati al successo da Valerio Mastandrea, a “Boris” (la serie e il film); a programmi come “Parla con me” di Serena Dandini, la serie “Dov’è Mario?” con Corrado Guzzanti e “La linea verticale”), prematuramente scomparso nel luglio 2019.

La pièce impreziosita dalle musiche originali di Paolo Fresu; con disegno luci di Luca Barbati (assistente alla regia Giulia Dietrich); mentre l’abito di scena porta la firma dello stilista Antonio Marras (produzione ITC2000 – distribuzione Terry Chegia / gestione e organizzazione spettacoli) è in cartellone giovedì 5 maggio alle 21 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania (evento fuori abbonamento, realizzato in collaborazione con Cined igtal) e venerdì 6 e sabato 7 maggio alle 20.30 e domenica 8 maggio alle 19 al Teatro Massimo di Cagliari, dove chiude la rassegna trasversa “Pezzi Unici” 2022; sotto le insegne della Stagione di Prosa 2021-2022 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura; della Regione Sardegna e dei Comuni aderenti al Circuito e con il contributo della Fondazione di Sardegna.

“Perfetta” racconta la vita quotidiana di un’eroina moderna; una donna in carriera che cerca di conciliare le esigenze e gli impegni personali e familiari con i ritmi lavorativi; curando la propria immagine professionale di abile e brillante venditrice di automobili; senza rinunciare alla sfera degli affetti e cercando costantemente di tenere tutto sotto controllo; compresi i delicati meccanismi e i sottili cambiamenti fisici e psicologici legati al ciclo mestruale.

Un intrigante e (auto)ironico monologo che indaga la complessità dell’universo femminile e affronta un tema delicato, considerato da molti uomini, ma spesso anche dalle dirette interessate, come un tabù tra pregiudizi e luoghi comuni come una (presunta) “inaffidabilità” legata ai frequenti sbalzi d’umore e a una ricorrente sensazione di stanchezza, controbilanciata da vere e proprie ondate di energia, in conseguenza delle “tempeste ormonali” i cui effetti variano per ogni singola donna e nei diversi momenti dell’esistenza di ciascuna.

Un fenomeno naturale che riguarda tutte le donne in età fertile; ma con risvolti differenti in base alle rispettive culture e tradizioni (per non dire di certe stravaganti credenze popolari) e che interferisce in maniera più o meno diretta o evidente con le diverse attività: la pièce riflette una sempre maggiore consapevolezza del delicato equilibrio tra mente e corpo, di cui è opportuno tenere conto nel far fronte alle responsabilità e alle incombenze di ogni giorno, ma anche la tendenza squisitamente femminile verso una irraggiungibile “perfezione”.

Una ferrea volontà e una forte determinazione permettono di raggiungere gli obiettivi prefissati; a dispetto di ogni turbamento o fragilità; superando anche imprevisti e incidenti di percorso; eventuali errori o fallimenti propri o altrui; ma anche per una intemerata guerriera metropolitana esistono istanti di incertezza; dubbi e inquietudini; corrispondenti in parte alla mutata percezione di sé nelle diverse fasi del ciclo che non a caso coincide approssimativamente con un mese lunare.

Focus sugli stati d’animo, i pensieri, le sensazioni e le emozioni della protagonista, nell’arco di quattro martedì, in una sorta di diario in cui con lucidità la donna registra i suoi atteggiamenti e comportamenti, le sue reazioni, il suo diverso modo di affrontare, almeno a livello interiore, ciò che le accade e perfino il cambiamento di prospettiva, il suo mutato sguardo sul mondo che scaturisce da un’intima condizione di benessere o malessere come da una maggiore o minore insofferenza per le motivazioni o giustificazioni altrui.

Una cronaca fedele e puntigliosa di quattro giornate esemplari in cui il desiderio di ottenere i risultati consueti; in una escalation di successi; e non deludere le aspettative (proprie e altrui) nell’era del consumismo; dove gli individui si misurano in base alla produttività; si intreccia alla gestione della casa e delle questioni domestiche, nel duplice ruolo di moglie e madre, oltre alle relazioni sociali.

“Perfetta” è una folgorante sintesi della frenesia della vita moderna; in cui le aspirazioni personali si uniformano a “modelli” dell’immaginario collettivo e la protagonista si trasforma in una sorta di “eroina” capace di offrire ascolto e comprensione ai propri cari; di consigliare e consolare; accogliere e perdonare; risolvere problemi nonché conquistare e assecondare i clienti; intuendone i gusti e i bisogni, in continua competizione con i colleghi; minimizzando le proprie proprie emozioni per conservare la propria apparente imperturbabilità.

Una creatura in qualche modo enigmatica e irreprensibile, dotata di uno straordinario autocontrollo (se non proprio di super poteri), ma in realtà vulnerabile e umanissima, con le sue piccole e grandi tragedie del quotidiano, i suoi momenti di malinconia: in fondo, “semplicemente” una donna alla ricerca della propria identità, in una rinnovata armonia tra cultura e natura.

“Perfetta” di Mattia Torre «cerca di trattare con umiltà» e immediatezza un argomento «di cui gli uomini sanno pochissimo» e che molte donne preferiscono ignorare, perché considerato imbarazzante o poco opportuno, con tutte le sue implicazioni: un’intensa e coinvolgente prova d’attrice per Geppi Cucciari, che si cimenta con «un monologo nel quale trovano spazio sferzate di comicità e satira di costume, ma anche riflessioni più amare e profonde – si legge nelle note di presentazione – in un delicato tentativo di consapevolezza e di empowerment femminile di cui sembra esserci un grande bisogno nel nostro tempo».

Quattro date praticamente per “Perfetta”, sold out fin da subito, un successo annunciato per la tournée nell’Isola dell’artista conosciuta e amata dal grande pubblico per l’ironia graffiante e l’umorismo spiazzante, volto noto del piccolo e del grande schermo, protagonista sul palco in una pièce intrigante, una storia al femminile di stringente attualità, avvincente e ricca di sfumature, dove una donna si mette a nudo, parla di sé, dei suoi timori e delle sue incertezze, delle sue idee e dei suoi desideri, delle sue ambizioni e preoccupazioni, ma anche dell’ambiente che la circonda, in un vivace affresco della società.

Per ulteriori informazioni sui biglietti, vi rimandiamo al link di TicketOne.

About Nicolò Murru

Amante del calcio, del cinema e di uno sport finto come il wrestling

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