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Arcimusa: musica, cinema e arte in Sardegna: la due giorni spazia da Time in Jazz al corto “Il maialetto della Nurra”

Arcimusa, tra musica, cinema e arte in Sardegna


Il progetto multidisciplinare nato nel 2021 valorizza cultura e matrici identitarie. Ricerche e studi con approfondimenti dal passato all’attualità. Da Elena Ledda a Paolo Fresu e Costantino Nivola al corto “Il maialetto della Nurra”. Partecipano ai lavori anche i prorettori Ignazio Putzu ed Ester Cois
Giovedì 24 e venerdì 25 marzo, la sede della Fondazione di Sardegna ospita le giornate di studi “Creazioni identitarie.

Arte, cinema e musica in Sardegna dal secondo dopoguerra a oggi”. La due giorni affronta diversi aspetti della produzione, distribuzione e fruizione delle arti legate alla Sardegna contemporanea, con particolare riguardo alle manifestazioni di costruzione identitaria”. Al progetto Arcimusa hanno preso parte i docenti Paolo Dal Molin, Giulia Aromando, David Bruni, Clementina Casula, Marco Cosci, Antioco Floris, Rita Ladogana, Marco Lutzu, Ignazio Macchiarella e Carlo Maxia.


Un filo multiculturale, tra ricerca e matrici identitarie uniche. Ignazio Putzu apre i lavori. La prorettrice per le Pari opportunità, Ester Cois, modera i lavori della sessione “Prospetto storico, antropologico e semiotico”. Le relazioni e il dibattito si avvalgono di esperti di antropologia, cinema, etnomusicologia, fotografia, letteratura, musicologia, semiotica, sociologia, storia dell’arte e contemporanea. La due giorni affronta anche gli aspetti connessi a produzione, distribuzione e fruizione in campo artistico, legate alla Sardegna contemporanea, con riguardo alle manifestazioni di costruzione identitaria.
Giovedì 24.

“Dalla musealizzazione al risveglio identitario della cultura sarda. Il dibattito pubblico-politico a cura di Luca Lecis, apre i lavori. A seguire, Gino Satta su “Ripensare l’identità: tra elaborazioni mitiche e politiche patrimoniali” e Franciscu Sedda su “Sardegna: storia della coscienza, efficacia simbolica e poetiche performative”. Per “Jazz e musica d’arte” interventi di Clementina Casula. Strategie di distinzione e isomorfismo organizzativo nello sviluppo dei festival jazz in Sardegna”, Paolo Dal Molin e Marco Cosci. Con Felice Tiragallo, “Musiche di tradizione orale e popular music” con relazioni di Marco Lutzu, Ignazio Macchiarella e Jacopo Tomatis “La costruzione della “sardità” tra folk revival e popular music”. Infine, dialogo tra Elena Ledda, Marco Lutzu e Jacopo Tomatis.

Venerdì 25

La sessione Cinema, moderata da Mauro Pala, si apre con Antioco Floris e prosegue con Maria Bonaria Urban, David Bruni. Per cinema, fotografia e fumetto interventi di Carlo Maxia, Giulia Aromando, Marina Guglielmi e Bepi Vigna. Al pomeriggio, chair Tatiana Cossu, si dibatte di Arte e design. Interventi di Giuliana Altea, Pamela Ladogana, Simona Campus. Alla proiezione del cortometraggio “Maialetto della Nurra” segue il dialogo con Marco Antonio Pani e Paolo Piquereddu con Antioco Floris e Carlo Maxia.


Dal 2021 con focus su Enzo Favata, Paolo Fresu, Franco Oppo, Costantino Nivola, Su Palatu. Arcimusa ha preso il via nel 2021. Tra i temi “Musica e identità culturale in Sardegna tra folk revival e popular music” di Marco Lutzu e Ignazio Macchiarella, “Imprenditoria culturale e dimensione identitaria nei festival jazz in Sardegna” di Clementina Casula, “Enzo Favata e Musica sulle Bocche”, “Paolo Fresu e Time in Jazz”, “Zoe Pia e Pedras et Sonus”, “Costantino Nivola: costruzione identitaria e cosmopolitismo” di Pamela Ladogana, “Nel laboratorio dell’immaginario sardo” di Antioco Floris, “Pastoralismo: tradizioni, identità e sviluppo in Sardegna” di Carlo Maxia.

“Franco Oppo: innovazione e tradizione”, di Paolo Dal Molin e Marco Cosci, curate da Arcimusa e Spaziomusica con Fondazione Giorgio Cini e conservatorio di Cagliari. “Fotografia, identità, paesaggio. La Sardegna infatti nelle ricerche fotografiche del nuovo millennio e l’esperienza di Su Palatu”, di Giulia Aromando.

About Ale Laconi

Mi presento, sono una ragazza che studia all'università di Cagliari in 'beni culturali'. Appassionata sin dalle superiori alla storia dell'arte, portandomi ad intraprendere questo percorso di studi. Nel tempo libero mi piace viaggiare con la mia macchina fotografica, immortalando ciò che mi colpisce, a partire dai paesaggi, persone e tutto quello che mi ispiri arte. Mi piacerebbe trasformare una delle mie passioni in un lavoro futuro.

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