Non poter più pagare affitto o mutuo fa dormire di meno, conferma uno studio californiano

Un think-tank californiano ha scoperto che le famiglie svantaggiate che hanno difficoltà a pagare mutui/affitti dormono meno del normale.

Un particolare studio condotto dalla RAND Corporation, California, ha confermato un fatto abbastanza prevedibile. La ricerca rivela che chi non può più pagare l’affitto o il mutuo dorme meno rispetto a persone della stessa età che non hanno simili problemi. Gli scienziati hanno scoperto inoltre che chi, per questi problemi, è poi costretto a trasferirsi in un’altra località, dorme ancora meno.

I dettagli dello studio

I ricercatori della RAND hanno analizzato i dati di 1657 adulti provenienti da 15.600 famiglie economicamente svantaggiate residenti in California e destinatarie di assistenza pubblica. I ricercatori scoprivano che quelli che non riuscivano a pagare l’affitto o il mutuo dormivano 22 minuti in meno, in media, per ogni notte rispetto ai coetanei che invece non avevano questo problema.

Le persone che poi erano costrette a trasferirsi dormivano 32 minuti in meno in media per ogni notte rispetto alle persone che invece non erano costretti a trasferirsi.

Il commento dell’autore della ricerca

Si tratta del “primo studio che dimostra che l’insicurezza abitativa rappresenta un netto ostacolo alla durata e alla qualità del sonno sano”, come spiega Robert Bozick, l’autore principale dello studio.

Secondo lo stesso Bozick, le implicazioni per la salute dell’insicurezza abitativa dovrebbero essere prese ancora di più in considerazione nel periodo in corso. Infatti, la pandemia globale sta di certo esacerbando queste complicanze.

“I sondaggi nazionali mostrano che molti americani hanno problemi a pagare la casa”, spiega Bozick. Questo “potrebbe portare a una maggiore dipendenza da programmi di sicurezza sociale come il welfare nel prossimo futuro”. I risultati vengono descritti in dettaglio in un nuovo studio pubblicato sulla rivista Sleep.