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granchio yeti nero
granchio yeti nero

Il granchio yeti: abitudini e curiosità

Il granchio yeti è privo di occhi, ma è in grado di spostarsi attraverso le buie profondità del mare grazie ai suoi “peli” e alle sue chele

Vedendo l’immagine di questo crostaceo possiamo comprendere facilmente perché gli è stato attribuito l’epiteto proprio dell’”uomo delle nevi”. In effetti, l’aspetto del granchio yeti è davvero impressionante.

Inoltre, è di grandi dimensioni (anche se non sono paragonabili a quelle del personaggio delle leggende himalayane). Leggete questo articolo per saperne di più.

Scoperta e nome del granchio yeti

Questo animale così curioso è stato scoperto nel 2006 a più di 2.000 metri di profondità nel sud del Pacifico, nei pressi dell’isola di Pasqua, grazie a una spedizione organizzata dal MBARI: il Monterey Bay Aquarium Research Institute (“Istituto di ricerca dell’acquario della baia di Monterey).

Sia il nome scientifico che quello popolare di questa specie di crostaceo decapodo non possono evitare di richiamare la nostra attenzione.

I ricercatori che hanno scoperto il granchio yeti lo hanno battezzato Kiwa hirsuta, in onore della dea Kiwa, appartenente alla mitologia della Polinesia.

Vale la pena sottolineare che Kiwa è anche il nome del dio del mare, secondo le tribù maori della Nuova Zelanda. D’altra parte, il termine hirsuto, in latino, è quasi uguale alla parola italiana, e significa, appunto “irsuto”.

Il secondo nome con il quale questo animale è conosciuto è invece quello di “granchio yeti”, ed è dovuto alla sua fisionomia e al suo colore chiaro (alcuni affermano che si tratti di una specie albina). Naturalmente, si tratta di un’evidente allusione al famoso “abominevole uomo delle nevi” delle leggende che ci spaventava quando eravamo bambini.

Caratteristiche

Il nome è sufficiente per richiamare la nostra attenzione e farci desiderare di saperne di più. Al momento, sono ancora pochi i dati in nostro possesso sul granchio yeti, al di là di quelli che riguardano alcune abitudini e caratteristiche fisiche.

Per iniziare, sappiamo che vive in zone basaltiche, circondate da fonti idrotermali, e che si tratta di una specie onnivora (mangia sia animali che piante) priva di occhi. È però in grado di muoversi senza alcun problema attraverso le oscure profondità marine, grazie ai suoi “peli” e alle sue chele.

Quando le sue estremità sono completamente estese, questo granchio di colore bianco e coperto di setole può raggiungere i 15 centimetri (è molto più grande di altri crostacei).

About Ludovica Ferrari

Mi chiamo Ludovica Ferrari, sono una studentessa del terzo e ultimo anno di scienze della comunicazione, degli studi di Cagliari. Nel tempo libero mi occupo di salvare cani e gatti dalla strada e trovare loro una famiglia. Mi piace inoltre fare sport e ascoltare della buona musica.

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