Verrà inaugurata il 30 settembre alle ore 18.30 la mostra all’aperto, dedicata a Marianne Sin-Pfältzer fotografa che in modo del tutto spontaneo ha restituito alla comunità una preziosa eredità di immagini.
Marianne Sin-Pfältzer, straordinaria fotografa tedesca, arrivò in Sardegna nella metà degli anni ’50 trovando proprio nell’Isola la sua dimensione più autentica: dopo aver girato il mondo è in Sardegna che sceglierà di vivere
realizzandovi la parte più significativa del suo emozionante archivio.
In occasione della preparazione della monografia Marianne Sin-Pfältzer.
Sardegna Paesaggi Umani (Ilisso 2012), la fotografa rivelò le
motivazioni di quel suo ritornare ripetutamente sull’Isola. La sua era
un’attrazione dovuta a quella “armonia delle cose e soprattutto della
natura” non riscontrata altrove, un “patire insieme” con le persone
conosciute fin dal suo arrivo, ricambiata da un forte senso di
ammirazione verso quella “straniera” che, non ancora trentenne, si era
avventurata in un’Isola immersa in una dimensione fortemente arcaica.

Come testimonia l’ampia selezione pubblicata nel volume, disponibile
anche in tedesco, quello di Marianne è un rilevante repertorio di
immagini – sia in bianconero che a colori – sulla Sardegna del secondo
Dopoguerra. Un inestimabile patrimonio visivo di carattere documentario,
imprescindibile per unicità e completezza, nato dalla sua curiosità e
intelligenza fotografica, che spinsero la fotografa a indagare aspetti
poco o affatto esplorati in quegli anni.
Marianne focalizzò la propria attenzione su alcuni luoghi che ne
stimolarono particolarmente la sensibilità, tra questi Golfo Aranci e la
sua comunità di pescatori, che conobbe negli anni ’50 rimanendone
conquistata. Attraverso i suoi scatti ha reso immortali sia le famiglie
originarie che la comunità ivi emigrata da Ponza, Ventotene, Pozzuoli,
scolpendo sulla pellicola gli scorci del borgo e i paesaggi non ancora
trasformati dall’industria ferroviaria e dallo sviluppo turistico.
La mostra, nata da un’idea di Ilisso Edizioni insieme a Paola Masala, è
realizzata grazie al contributo del Comune di Golfo Aranci guidato dal
Sindaco Giuseppe Fasolino: «Sono rimasto molto colpito dagli
straordinari scatti fotografici dell’artista tedesca – ha dichiarato –
una donna e professionista di grande sensibilità. Le sue immagini
riportano alla memoria scene tipiche della storia del nostro paese,
pescatori che riparano reti e prede catturate, ma anche anziani, giovani
e bambini che vivevano la realtà della comunità di Golfo Aranci degli
anni Cinquanta, dove con facilità riconosciamo nella quotidianità le
nostre origini e gli sguardi dei nostri parenti ed avi».
Da una selezione di oltre cento foto realizzate a Golfo Aranci tra gli
anni ’50 e ’60 – un patrimonio rarissimo e in gran parte inedito – più
di trenta danno vita a una narrazione espositiva permanente che si snoda
lungo l’asse del centro storico (via dei Caduti, fra piazza dei
Pescatori e via Oristano), incluso lo spazio comunale di Domo Mea. Una
sequenza di gigantografie che scivolano sotto gli occhi dei visitatori
come il frame di un film e che rimarranno ancorate permanentemente alle
pareti delle case, innestandosi nello spazio urbano e architettonico di
Golfo Aranci. Un’iniziativa che vuole anche dare voce ai protagonisti di
quegli scatti, uomini e donne che con le loro testimonianze hanno
ricucito il racconto professionale e umano di Marianne. All’Interno di
Domo Mea sarà fruibile il video documentario firmato da Enrico Pinna che
ricostruisce la vita di Marianne con le interviste ai testimoni
dell’epoca raggiunti cinquanta anni dopo.
L’inaugurazione, fissata per il 30 settembre, alle ore 18.30, nella
Piazza dei Pescatori di Golfo Aranci, vedrà la presentazione della
mostra urbana da parte dell’Amministrazione Comunale, cui seguirà il
concerto “Musica per Immagini” di Gavino Murgia, polistrumentista,
etnomusicologo e stella del jazz internazionale autore delle musiche del
video documentario dedicato a Marianne. In occasione del concerto,
saranno proiettate gran parte delle foto inedite reperite durante la
ricerca e che successivamente verranno raccolte in un volume
fotografico. A seguire è previsto un aperitivo “finger-food” con il
pescato del golfo offerto dalla Pescheria & Friggitoria Del Golfo,
Pescheria La Perla, Pescheria Cecilia, Pescheria Fasolino. Cucina,
somministrazione e servizio sono a cura dello chef Marco Mainardi che
per l’occasione presenterà l’inedita Cucina Mobile by Fino Beach.
Main sponsor del progetto: Gabbiano Azzurro Hotel & Suites
Media sponsor dell’evento Ejatv e Sardegnaeventi24
Marianne Sin-Pfältzer (Hanau, 12 aprile 1926 – Nuoro, 27 agosto 2015)
Nasce in Germania da una famiglia di origini olandesi. Nel dicembre 1950
si trasferisce in Sardegna, a La Maddalena, per lavorare
come governante nella famiglia di un ufficiale della Marina. Con una
piccola fotocamera Agfa Isolette regalatale dalla madre, scatta le sue
prime foto.
Al rientro in Germania, studia fotografia, perfezionando la sua tecnica
in Francia.
Nel 1955 ritorna in Sardegna con una Rolleiflex 6X6 per dedicarsi al
reportage. Si ferma in Barbagia dove incontra l’editore Guido Fossataro
che, nel 1958, la coinvolge nel progetto di Marcello Serra “Sardegna,
quasi un continente”, dove saranno presenti alcuni suoi scatti, insieme
a quelli di fotografi come Mario De Biasi.
Negli anni seguenti realizza reportage in varie parti del mondo, dagli
Stati Uniti all’Unione Sovietica, dall’Africa all’Asia, ma
rientra spesso in Sardegna, terra alla quale si sente particolarmente
legata per l’armonia dei luoghi e per le importanti amicizie coltivate.
Si stabilisce definitivamente in Sardegna, a Nuoro, e nel 2012 Ilisso
pubblica la prima monografia completa sull’opera della fotografa:
Marianne Sin-Pfältzer Sardegna. Paesaggi Umani (realizzata anche in
lingua tedesca).
Marianne muore nell’agosto 2015, all’età di 89 anni.