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Venerdì 24 a Barumini il festival della Rete dei siti Unesco del Sud

Mancano appena tre giorni all’appuntamento più atteso dell’estate di Barumini. Su Nuraxi rappresenta la Sardegna in un grande progetto di valorizzazione e promozione dei siti Unesco

Venerdì 24 farà tappa al polo museale di Casa Zapata la prima edizione del Festivalexperience, evento di promozione della ‘Rete Siti Unesco del Sud’, che coinvolge in tutto 14 siti dislocati in cinque Regioni del Sud (Sardegna, Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia) e alla quale aderiscono la Fondazione Barumini Sistema Cultura e il Comune della Marmilla. Il festival, iniziato il 21 luglio scorso e impreziosito dalla direzione artistica di Gaetano Stella, si concluderà il prossimo 14 settembre. A rappresentare la Sardegna
nell’ambito della rete è stato scelto Su Nuraxi di Barumini, unico sito isolano riconosciuto come patrimonio dell’Umanità dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per educazione, scienza e cultura (UNESCO).

Il progetto complessivo, incentrato su comunicazione multimediale, promozione di percorsi innovativi ‘personalizzati’ e, appunto, sul festival itinerante, partendo dalla capacità attrattiva del brand Unesco e attraverso nuove tecnologie, intende promuovere un’offerta integrata di risorse paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche. Partner finanziatore del progetto è l’Associazione Province Unesco Sud Italia, istituita appositamente con capofila la provincia di Materia, capitale europea della Cultura per il 2019. Sono coinvolti nella promozione l’Upi (Unione Province d’Italia) e 15 enti locali (province, città metropolitane, liberi consorzi comunali e Comuni) che gestiscono i siti patrimonio dell’Umanità coinvolti.

L’investimento totale, grazie anche cofinanziamento del ministero per i Beni culturali, è circa un milione e mezzo di euro. Come negli altri siti Unesco già protagonisti, la giornata ‘sarda’ di #UNESCOfestivalexperience, organizzata dalla Fondazione Barumini Sistema Cultura, sarà emblema di integrazione di proposte turistico-culturali.

In ogni tappa del festival si parte da storia, leggende e tradizioni locali, per poi raccontare il viaggio della civiltà in chiave moderna. Nel caso di Barumini, negli splendidi scenari della reggia nuragica di Su Nuraxi e dell’antica residenza nobiliare spagnola di Casa Zapata, si parte alle 17 con l’animazione delle ‘Invasioni digitali’ nell’area archeologica e nel borgo di Barumini; dalle 19 trasferimento a Casa Zapata, nella sala conferenza del museo si terrà un seminario dal titolo ‘I presidi UNESCO quali fattori di sviluppo turistico e culturale’; gran finale, dalle 21, con lo spettacolo ‘Amores. Un viaggio internazionale in versi, prosa e musica, magico ed emozionante, con una poetica compagna: la Luna’. In scena gli attori Elena Parmense elo stesso Gaetano Stella, con accompagnamento vocale di Diana Cortellassa e musicale di Guido Cataldo.

Il ‘cuore’ del progetto Rete Siti Unesco del Sud è il portale  ww.unesconet.eu, fruibile anche tramite smartphone, che offre servizi e informazioni ai turisti: descrizioni dei luoghi, narrazioni avvincenti, video, cartellone degli eventi, servizio tuner, collegamento con servizio e-commerce. Consente, inoltre, la visita virtuale ai 14 siti, conoscenza di caratteristiche e peculiarità dei territori e la costruzione di itinerari ‘su
misura’, grazie al sistema Unesco Trip planner. Al portale è associata la virtual app card ‘PatrimonidelSud’, carta turistica virtuale (e operativa) che dà diritto a un sistema di agevolazioni, sconti, promozioni, e dà visibilità agli operatori aderenti alla rete, con possibilità di prenotare il soggiorno. Piattaforma web e card sono due delle quattro macroazioni previste, le altre sono management e governance, da una parte, comunicazione e disseminazione dall’altra, attraverso un piano di comunicazione e marketing, attività di disseminazione (e internazionalizzazione) di contenuti (info e video) sui social. Il target principale di riferimento è il pubblico straniero, anche grazie a l’organizzazione di educational tour internazionali.

“Si tratta di un ottimo modello di gestione basato sulla cooperazione tra enti locali, associazioni e fondazioni di ben cinque Regioni del Sud – afferma il sindaco di Barumini Emanuele Lilliu – tutti interessati alla realizzazione di un’offerta turistico-culturale integrata e sostenibile, al miglioramento dei servizi, dell’accessibilità virtuale dei siti culturali e della visibilità internazionale. Per un progetto di tale portata – aggiunge – è doveroso risaltare l’attività dell’associazione Province Unesco del Sud e il coordinamento della provincia di Matera per aver portato avanti un’iniziativa complessa e sinergica, tesa a generare con successo una governance pubblico-privata mirata a valorizzare, in una proposta complessiva e unitaria, che coniughi i luoghi di cultura con ambiente, natura, enogastronomia e benessere. Parte fondamentale del progetto – conclude Lilliu – è il ricorso a servizi informativi innovativi, che permettono al turista di immergersi anche virtualmente nel sito o nel monumento, ‘vivendo dal dentro’ il patrimonio culturale”.


I siti Unesco coinvolti, oltre all’area archeologica su Nuraxi, sono i Sassi e il parco delle Chiese Rupestri di Matera, la costiera amalfitana, il parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula, il complesso monumentale di Santa Sofia, la Reggia di Caserta del XVIII con il parco, l’acquedotto Vanvitelli e il complesso di San Leucio, Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale, Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica, le città tardo barocche del Val di Noto, la villa romana del Casale di Piazza Armerina, i trulli di Alberobello, Castel del Monte, il santuario Garganico di San Michele a Monte Sant’Angelo e la Foresta Umbra

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