Unica Radio ha intervistato Gianni Morandi in quel di Carloforte – Isola di San Pietro.
Il cantante e attore si trovava a Carloforte fino a sabato 6 ottobre per le riprese della seconda stagione della fiction L’isola di Pietro che lo vede protagonista.
Classe ’44, originario di Monghidoro; 53 milioni di dischi venduti; 608 brani incisi con 230 collaborazioni; più di 4000 concerti tenuti in Italia e più di 400 all’estero. L’ultimo, gratuito, è di sabato 22 settembre, proprio a Carloforte. Un successo clamoroso tenutosi sul lungomare, cui sono accorsi da tutta la Regione per l’ultimo saluto. Concerto che ha saputo essere divertente, grazie a una scaletta in cui non potevano mancare i sempre verde Fatti mandare dalla mamma, Andavo a cento all’ora, Uno su mille o Scende la pioggia, ed emozionante, sulle note di Caruso, ricordando l’amico e collega Lucio Dalla e gli storici duetti fatti insieme.
Insomma, Gianni Morandi non ha certo bisogno di presentazioni. È uno dei personaggi più amati dal pubblico italiano, in grado di resistere agli anni che passano trovando sempre un suo spazio. Mai banale, mai una parola fuori posto, sempre gentile e disponibile, come lo è stato con noi di Unica Radio che lo abbiamo raggiunto subito dopo aver girato le ultime scene e poco prima che lasciasse l’isola per fare ritorno nella sua Bologna. Forse è anche per questo che piace così tanto ed è sempre per questo stesso motivo che hanno scelto lui per interpretare Pietro Sereni, il pediatra della fortunata serie L’isola di Pietro – fiction di Canale 5 che ha ottenuto un ottimo riscontro di pubblico-. Così empatico e comunicativo, Pietro, da sembrare, fatta eccezione per la professione, quasi il suo alter ego.
La vita però non è solo rose e fiori: Morandi questo lo sa bene e ci tiene a ricordare anche i momenti difficili, quando, intorno agli anni ’70-’80 non produceva più e quel mondo che fino ad allora lo aveva accolto sembrava, in quel momento, remargli contro. La sua immagine tanto conosciuta pareva allora sbiadire e temeva di essere arrivato al capolinea. Invece è stato in grado di rinascere dalle sue stesse ceneri, andando davvero “a cento all’ora”. Da quel piccolo cedimento è passato, ormai, molto tempo. Successi musicali e televisivi hanno segnato la sua carriera, tra tanti, la conduzione di Sanremo nel 2011 che ha ottenuto uno share da fare invidia ai precedenti e tale da riconfermarlo per l’edizione successiva. A posteriori afferma: “se dovessi tornarci però, tornerei per cantare, per essere in gara, per noi cantanti Sanremo è quello!”
Il bambino che vendeva caramelle al cinema Aurora di Monghidoro e che rimaneva affascinato dagli attori americani sullo schermo, ora non esiste più, nonostante lui non avesse mai immaginato di fare l’attore e nemmeno il cantante. Tutto è nato in modo molto casuale, senza pensare che sarebbe potuto diventare un mestiere.
La chiacchierata finisce con l’augurio di andare sempre “a cento all’ora” nella vita e una simpatica digressione sul calcio, visto che alle h 15:00 si disputa Cagliari-Bologna al Sardegna Arena. Morandi è tifoso del Bologna ma ammette di provare molto affetto per la squadra isolana e ricorda con nostalgia i tempi d’oro del Cagliari di Gigi Riva, suo amico e coetaneo. Che vinca il migliore!