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Attento a dove metti gli occhi di Tonino Casula

Il 14 febbraio inaugura presso lo Spazio E_EMME, la mostra di Tonino Casula Attento a dove metti gli occhi

Esposizione lavori della produzione degli ultimi 30 anni, dalle Diafanie, agli Anaglifi e Cortronici 2D e 3D, opere video caratterizzate dall’impiego della musica contemporanea e non solo. Da trent’anni le sperimentazioni visive di Tonino Casula sono fatte al computer. Immagini virtuali affidate a schermi, nate da programmi in continua evoluzione; forme astratte, ricche di effetti via via più illusionistici, di mutazioni che ne hanno trasformato la fruizione consentendo sviluppi linguistici probabilmente impensabili.

Le opere

Eppure il termine computer art è quanto di più riduttivo si possa immaginare per comprendere i lavori di Casula, e si potrebbe dire persino inadatto. A dispetto delle intenzioni descrittive si finisce per non cogliere l’aspetto fondamentale. Per le opere di Casula, insistere solo sulla dimensione informatica finisce infatti per disperdere quel sostrato vitale che le alimenta, e che include consolidate progettualità decorative e approfondite conoscenze percettologiche, suggestioni trasversali fra musica e pittura e sconfinamenti metodologici tra arte e scienza.

È questa interazione complessa, costruita in decenni di sperimentazioni, che rappresenta l’elemento ad un tempo caratteristico e originale del pensiero creativo di Tonino. Sapere che le Diafanie prima di diventare una sequenza di immagini gestite da un programma informatico erano diapositive, ottenute da schermate video fotografate e proiettate in dissolvenza incrociata è utile, ma lo è di più capire l’origine del procedimento. Casula è un informatico piuttosto disallineato, e la matrice artigiana del suo operare cerca sempre il modo di sottrarsi alla serialità tendenziale dei programmi.

Le prime animazioni nascono dalle Diafanie il divenire della forma ha sempre origine più antiche perché procede come rielaborazione di immagini preesistenti. L’adozione stabile del supporto musicale introduce modifiche significative; nell’oscillare tra contemporanea classica e jazz, tra fusion e world music. Il suono crea una sorta di percorso parallelo, dettando il ritmo della fruizione e creando insospettate contaminazioni culturali. Però, a dispetto della varietà di suggestioni, è comunque la progettualità pittorica a determinare il punto di convergenza dei diversi sistemi linguistici. 

Il progressivo innalzarsi del livello informatico nei Cortronici, bi e tridimensionali, arricchisce di possibilità illusionistiche e combinatorie i video, ma non arriva comunque ad affidare il percorso di costruzione mentale delle immagini allo sviluppo predeterminato del programma.

Quando visitare la mostra

La mostra, a cura di Anna Oggiano, sarà visitabile dal mercoledì al venerdì dalle ore 18,30 fino alle 21. Dal 7 febbraio fino al 2 marzo allo Spazio E_EMME in via Mameli 187 Cagliari. Un’occasione per approfondire o conoscere la ricerca di quest’artista e riflettere sulle implicazioni tra la scienza, tecnologia e arte, arte figurativa e arte sonora.

About Luca Pinna

Laureato in Scienze della Comunicazione, attualmente studente magistrale. Appassionato di sport e viaggi. Musica, un po' di tutto.

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