Dal 3 al 4 Il pianista sudafricano Nduduzo Makhathini incanta la Sardegna con il suo jazz ancestrale
Il pianista e compositore sudafricano Nduduzo Makhathini ha incantato il pubblico sardo con due concerti imperdibili.
Sabato 3 febbraio al Teatro Massimo di Cagliari e domenica 4 febbraio a Il Vecchio Mulino di Sassari. I concerti, organizzati dal CeDAC Sardegna in collaborazione con l’Associazione Culturale Il Jazzino, hanno rappresentato un’entusiasmante anticipazione del Jazz Club Network 2024.
Un viaggio musicale tra Africa e Occidente Nduduzo Makhathini
Makhathini ha trasportato il pubblico in un suggestivo viaggio musicale tra Africa e Occidente, con la sua musica che fonde echi ancestrali e sonorità contemporanee. Le sue composizioni, ispirate alla tradizione zulu e arricchite dalle influenze di icone del jazz come John Coltrane e Abdullah Ibrahim, hanno creato un’atmosfera unica e coinvolgente.
Un omaggio all’“unità dell’essere”
Il programma dei concerti era incentrato sul nuovo album di Makhathini, “In The Spirit of Ntu”, uscito per l’etichetta Blue Note Records. I dieci brani dell’album, che riflettono l’idea dell’“unità dell’essere” e la sensazione di far parte dell’armonia della natura, sono stati magistralmente interpretati da Makhathini insieme al contrabbassista Zwelakhe-Duma Bell Le Pere e al percussionista Francisco Mela.
Un’esperienza musicale indimenticabile
I concerti di Nduduzo Makhathini in Sardegna sono stati un’esperienza musicale indimenticabile per il pubblico, che ha avuto la possibilità di ascoltare uno dei musicisti jazz più interessanti del momento. Un artista capace di unire tradizione e innovazione, in un perfetto equilibrio tra le sue radici africane e la sua passione per il jazz americano.