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pellegrinaggio san paolo eremita

Si rinnova il pellegrinaggio notturno verso San Paolo di Monti

I fedeli a piedi verso San Paolo di Monti tra il 16 e il 17 settembre: il pellegrinaggio notturno da Olbia alla chiesa di San Paolo eremita, a Monti

Il pellegrinaggio, eredità del cuore di Nardino «Pinzellu» Degortes che lo ideò negli anni Cinquanta come atto di fede. Quest’anno si svolgerà nella notte tra il 16 e il 17 settembre. Si partirà come tradizione dall’ex ponte di ferro, davanti allo stadio Bruno Nespoli alle 3 del mattino. Almeno una volta nella vita, la maggior parte degli olbiesi si cimenta in questo percorso tra strade sterrate e silenzio. All’alba della seconda domenica di settembre in centinaia, da oltre sessant’anni, si ritrovano al ponte di ferro con i loro zainetti pieni solo di acqua e torce per illuminare la via.

Alle 3 il suono della campanella dà il via al cammino. Un pellegrinaggio impegnativo che dura come minimo tre ore, fino al momento in cui si arriva in cima allo spuntone di granito in cui si trova la chiesetta di pietra che ospita la chiesetta del santo. Per ore si consuma un via vai silenzioso e composto di pellegrini avanti al simulacro, con l’accensione di piccoli lumi e una preghiera. Per sé stessi, per il figlio o l’amico che sta male, per la mamma o il papà che non ci sono più.

La chiesa di San Paolo Eremita

La chiesa di San Paolo Eremita, tra Gallura e Logudoro, è uno dei luoghi di culto più venerati del nord Sardegna, raggiunto ogni anno da tantissimi fedeli provenienti da Gallura, Baronia e Barbagia, che prendono parte al pellegrinaggio notturno. Il santuario di San Paolo eremita si trova nel territorio di Monti, a circa dodici chilometri dal centro abitato. Grazie a una pergamena rinvenuta nell’altare, che riporta la data di consacrazione, 31 luglio 1348, è possibile sapere la data di origine.

L’edificio attuale è frutto di una ricostruzione avvenuta in diverse fasi tra XVIII e inizio del XX secolo. Probabilmente alla chiesa era legato anche un monastero, del quale però non si hanno tracce e di cui, di conseguenza, non si sa appartenente a quale ordine. Sebbene la ricorrenza liturgica di San Paolo di Tebe sia a gennaio, la tradizione locale collocò i festeggiamenti a metà agosto, prima di cabudannu, cioè settembre – l’inizio dell’annata agraria -, come buon auspicio per il raccolto.

About Giulia Pili

Sono una studentessa al secondo anno di Scienze della Comunicazione, appassionata di musica e scrittura.

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