Anche Calangianus è tra i “Borghi autentici d’Italia”. Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’ adesione del comune all’associazione “Borghi autentici d’Italia”, con conseguente recepimento del manifesto dei borghi autentici, del codice etico e di responsabilità sociale, e l’adozione dello statuto sociale e del regolamento associativo interno.
Nel mese delle affollate sagre estive, quando si ha notizia che nell’Expo fra settembre ed gennaio ci saranno manifestazioni internazionali di livello di biliardo, il paese è orgoglioso di potersi iscrivere nella famiglia dei Borghi autentici d’Italia. I requisiti o parametri richiesti per accedervi non mancano. Siamo davvero orgogliosi – ha detto il sindaco Fabio Albieri – di far parte di questa importante associazione che costituisce la rete dei Borghi Autentici d’Italia.
Si tratta di territori in cui comunità e persone non vogliono arrendersi di fronte al declino e ai problemi ma decidono di rimettersi in gioco, di valorizzare le peculiarità che possiedono; noi in primis abbiamo l’artigianato del sughero da presentare, per creare nuove opportunità di crescita.
Ci stimolerà confrontarci con realtà diverse per perseguire un modello di sviluppo locale sostenibile, equo, rispettoso dei luoghi e delle persone e attento alla valorizzazione delle identità locali. Noi andavamo in tale direzione già a fine anni 70 quando si propose la Fiera del sughero e si intuì le potenzialità che si avevano.
L’impegno dell’Amministrazione
Basta lamentarsi del declino e dei problemi: ci impegneremo allora a migliorarci a livello di struttura urbana e di servizi ai cittadini, ma anche nel contesto sociale, ambientale e culturale. Ci agevola l’essere già una comunità virtuosa nella gestione dei rifiuti urbani e rispondiamo ai parametri richiesti anche nei Servizi sociali.
Si aprirà un ufficio turistico nella restaurata cantoniera numero 18, stiamo recuperando i sentieri che portano al Limbara, e molte frequenze apprezzano il percorso della ex ferrovia per Monti sperando che un giorno possa ripartire il trenino verde Tempio- Arzachena. E poi c’è parte del patrimonio archeologico ancora tutto da scoprire senza dimenticarci del museo Santa Giusta e del Museo del sughero che riaprirà. Non si dimentichi poi il boom dei vigneti e le varie cantine sorte. Occorre avviare iniziative e azioni progettuali di sviluppo strategico e riqualificare la nostra identità.