Ogni anno circa 150 nuovi casi di tumore ovarico in Sardegna. Una patologia sempre molto diffusa nell’isola
Al via il nuovo viaggio della campagna “Tumore Ovarico. Manteniamoci informate!” che fa tappa in Sardegna, dove ogni anno si stimano circa 120-150 nuovi casi di tumore ovarico e sono alcune centinaia le donne che convivono con la malattia.
La campagna, è stata promossa da: Fondazione AIOM insieme ad ACTO Onlus. LOTO Onlus. Mai più sole e aBRCAdabra. E sponsorizzata in esclusiva da GSK. Anche nella sua seconda edizione si pone l’obiettivo di promuovere l’informazione sul tumore ovarico mettendo in luce le esigenze delle pazienti e mantenendo alta l’attenzione sulla diagnosi precoce. Le innovazioni terapeutiche che stanno migliorando sopravvivenza e qualità di vita e l’importanza dell’aderenza alle terapie. Lo fa attraverso eventi territoriali online dedicati alle donne dove gli specialisti rispondono alle domande più frequenti e rilevanti delle pazienti.
Informazioni sulla patologia
Informazione, diagnosi tardiva, familiarità, terapie, aderenza e qualità di vita sono stati i temi dell’evento online di oggi di Cagliari. Esso si è tenuto sulla pagina Facebook di campagna. Qui ginecologi, genetisti e oncologi hanno risposto alle domande e ai dubbi delle donne e delle pazienti sarde. Domande arrivate grazie a una consultazione online sul sito di campagna www.manteniamociinformate.it . Le donne della Sardegna sono state interpellate e hanno selezionato i principali quesiti a partire da un panel di domande messo a punto dalle Associazioni pazienti da sottoporre agli esperti sardi.
Il tumore ovarico: cos’è?
Le ovaie sono due organi delle dimensioni di “una grossa mandorla” di circa tre centimetri di diametro (ma con variazioni rispetto all’età) situati una a destra e una a sinistra all’utero, cui sono connessi dalle tube.
Le loro funzioni sono due: produrre ormoni sessuali femminili e ovociti, cellule riproduttive femminili.
Ogni mese, quando la donna è fertile e non in stato di gravidanza, le ovaie producono un ovocita che si muove verso l’utero per essere fecondato.
Il cancro all’ovaio è dovuto alla proliferazione incontrollata delle cellule dell’organo, il più delle volte le cellule epiteliali (ovvero non quelle che producono gli ovuli). Anche le cellule germinali possono, però, essere all’origine di una forma tumorale.