Dopo il terzo posto conseguito nel campionato 2009-10, il Milan cambia allenatore: a sostituire il dimissionario Leonardo, viene chiamato l’ex tecnico del Cagliari Massimiliano Allegri.
La dirigenza del Milan è chiamata a fronteggiare numerose partenze. Lasciano infatti il capoluogo lombardo; gli attaccanti Huntelaar e Borriello (a stagione iniziata), il portiere Dida, i difensori Kaladze e Favalli (che annuncia il proprio ritiro). Per ovviare alle assenze, vengono acquistati Amelia, Yepes e Papastathopoulos. Gli arrivi più importanti si concentrano, tuttavia, in chiusura di mercato. A centrocampo giunge Boateng. Mentre per il reparto offensivo vengono presi Ibrahimović dal Barcellona (dopo un solo anno in Spagna) e Robinho dal Manchester City; operazioni che costano alla società 42 milioni complessivi di euro. La formazione esordisce in campionato con una netta vittoria ai danni del Lecce, gara in cui Inzaghi raggiunge la quota di 122 gol in rossonero.
Già alla seconda giornata, arriva però il primo passo falso: sul campo del neopromosso Cesena; assente in massima categoria dal 1991, i milanesi cadono per 2-0. Al debutto nella fase a gironi di Champions League, una doppietta di Ibrahimović vale invece la vittoria con l’Auxerre. Dopo due pareggi contro Catania e Lazio (entrambi per 1-1), un altro gol dello svedese significa; il ritorno al successo in campionato nella partita con il Genoa . All’affermazione contro i liguri ne seguono altre 3; mentre in Europa il Diavolo è costretto dapprima al pari dell’Ajax e viene poi sconfitto dal Real Madrid.
Nella sfida di ritorno con i Blancos, la squadra di Allegri passa in svantaggio al 45′ riuscendo poi a rimontare con due reti di Inzaghi: in pieno recupero, gli iberici trovano però il definitivo 2-2. Nel successivo turno di campionato, il Milan ottiene un successo che – a conti fatti – si rivelerà fondamentale: il 2-3 ottenuto a Bari coincide con l’innovazione tattica di Allegri che costituirà una svolta. L’allenatore varia infatti modulo, passando dall’iniziale 4-3-3 al 4-3-1-2 in cui la linea centrale è composta principalmente di mediani: una difesa solida e il centrocampo muscolare rappresentano i punti di forza dello schieramento, il quale prevede anche un trequartista (Seedorf o Boateng) a supporto di Ibrahimović e Robinho.
Ascolta il podcast per saperne di più!