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L’organetto diatonico sulle note dell’identià sarda

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L'organetto diatonico sulle note dell'identià sarda
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Ai microfoni di Unica Radio la musicista Valentina Chirra ci racconta del suo amore più grande: l’organetto diatonico

Valentina Chirra è una giovane musicista sarda di organetto diatonico. Ci ha raccontato di come la passione per la musica sarda nasce sin da quando era bambina, grazie all’influenza di sua madre che, la domenica mattina ascoltava i balli sardi di ogni zona in radio. Ha iniziato ad avvicinarsi all’organetto diatonico per caso. Ci ha raccontato delle sue prime impressione alla vista dell’organetto dianotonico. Sin da subito si è iscritta al corso di organetto diatonico alla scuola civica di Nuoro rivoluzionando quell’ambiente prettamente maschile, diventando così una delle prime pioniere femminili a suonarlo. lei è stata una delle prime pioniere a suonarlo. Da una passione è diventato un lavoro vero e proprio. Il suo talento non si ferma, attualmente insegna l’organetto nelle scuole civiche della montagna ad Oliena. Tra le altre cose Valentina compone brani trasmettendo con gioia le emozioni che sente suonando l’organetto. Pizinnia è brano autoriale a cui è legata di più, che parla della libertà spensieratezza della gioventù.

Uno strumento specchio dell’ anima musicale isolana

L’organetto diatonico sardo, con il suo suono inconfondibile e vibrante, rappresenta un pilastro della cultura musicale isolana. La sua storia si intreccia con le tradizioni popolari e le espressioni identitarie della Sardegna, diventando un simbolo di quell’anima isolana ricca di passioni e storie. Questo strumento è da sempre protagonista dei balli sardi, accompagnando le danze e i canti tipici di ogni regione dell’isola. La sua presenza nelle feste e nei rituali popolari è un elemento fondamentale per mantenere viva la cultura e le tradizioni locali. Negli ultimi decenni, l’organetto ha conosciuto una notevole evoluzione, ampliando il suo repertorio e conquistando nuovi spazi musicali. Virtuosi musicisti lo hanno portato sui palcoscenici nazionali e internazionali, facendo conoscere al mondo la bellezza e la ricchezza della musica sarda. La trasmissione del sapere musicale avviene principalmente attraverso il rapporto diretto tra maestro e allievo, garantendo la continuità di una tradizione preziosa. La ricerca e la sperimentazione di nuovi linguaggi musicali aprono nuove frontiere all’organetto sardo, confermando la sua vitalità e il suo potenziale espressivo.L’organetto diatonico sardo: uno strumento che racchiude in sé la storia, la cultura e l’anima della Sardegna. Un patrimonio da custodire e valorizzare, affinché le sue note continuino a risuonare, raccontando al mondo la bellezza di un’isola ricca di fascino e tradizione.

About Valentina Tradori

laureata in beni culturali e spettacolo, theatre nerd e contemplatrice di film belli

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