Grazie al prezioso intervento di Maria Paola Dettori, direttrice della Pinacoteca Nazionale di Sassari, è stato possibile approfondire la conoscenza del grande pittore sardo
E’ possibile ammirare le opere del pittore sardo attraverso la mostra dal titolo “Giuseppe Biasi, la collezione regionale” a partire dal 22 febbraio 2024, presso la Pinacoteca Nazionale di Sassari.
Nato a Sassari nel 1885, Giuseppe Biasi si formò come pittore in Veneto. Ha ottenuto subito successo con la sua opera “Processione nella Barbagia di Fonni” alla Biennale di Venezia del 1909. La sua pittura era incentrata sulla Sardegna, con i suoi costumi, paesaggi e atmosfere, frutto di osservazioni dal vero e di un profondo legame con la sua terra.
Un viaggio con Mario Maria Mossa De Murtas rafforzò questo legame, portando Biasi a esplorare la Barbagia e il Sulcis e a farsi portavoce della tradizione isolana.
L’influenza romana di Giuseppe Biasi
Dopo l’Esposizione di Roma del 1911, Biasi si dedicò con successo alla xilografia e all’oleografia, collaborando con la rivista “Eroica” e altri importanti periodici.
La Prima Guerra Mondiale e il trasferimento a Milano segnarono una svolta nella sua arte, verso una maggiore espressività e sublimazione. Un viaggio in Africa tra il 1924 e il 1928 lo influenzò profondamente, cambiandone la tavolozza cromatica verso toni più spenti e “poveri”.
L’ultimo periodo di Biasi fu segnato da pessimismo, anche nelle opere commissionate. Si stabilì in Piemonte, dove venne assassinato nel 1945. La sua eredità rimane viva: Biasi è stato un pittore capace di innovare la tradizione sarda, inserendola in un contesto internazionale.