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pisello rugoso

Un pisello rugoso per ridurre glicemia e diabete

Un nuovo tipo di super pisello rugoso è stato sviluppato da un team di ricercatori per contrastare quella che può essere considerata come un’epidemia globale di diabete di tipo 2.

Questo nuovo pisello rugoso, infatti, può prevenire i picchi di zucchero. Esse sono delle condizioni nelle quali i livelli di zucchero nel sangue aumentano in maniera anche brusca, di solito dopo un pasto.

Secondo i ricercatori, questo pisello rugoso, a differenza dei piselli normali, quelli lisci, dispongono di una quantità più alta di amido resistente.

Quest’ultimo è quella parte dell’amido che di solito resiste al processo di idrolisi effettuato dagli enzimi digestivi nell’intestino. Questo significa che ci vuole più tempo affinché il corpo possa degradare efficientemente il nuovo pisello rugoso.

“Ci sono molte prove che le diete ricche di un tipo di carboidrato chiamato amido resistente hanno un impatto positivo sul controllo dei livelli di glucosio nel sangue e quindi riducono la suscettibilità al diabete di tipo 2”. Spiega Katerina Petropoulou, ricercatrice del Center for Translational and Nutrition Food Research dell’Imperial e prima autrice dello studio.

Non si tratta di piselli inventati laboratorio, tuttavia non sono gli stessi piselli che consumiamo di solito delle nostre diete. Inoltre nel corso dei loro esperimenti i ricercatori hanno usato delle versioni ancora più “rare”, le quali contengono ancora più amido resistenti.

Questi super piselli sono già stati testati su vari volontari sani. I loro effetti sono stati poi confrontati con gli effetti di piselli “lisci” normali su altri volontari.

Gli stessi esperimenti sono stati rieseguiti anche con farina derivante dai due tipi di piselli. I risultati confermano che i piselli rugosi, a differenza di quelli lisci, potevano ridurre picchi di zucchero nel sangue.

“Potrebbe essere una politica il fatto che il cibo dovrebbe contenere una certa quantità di amido resistente per affrontare il diabete di tipo 2 e altre malattie metaboliche”. Spiega Claire Domoney, professoressa al John Innes Center di Norfolk che ha partecipato allo studio.

About Andrea Ennas

Sono un giovane ventenne appassionato di sport, musica e cinema.

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