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Vaccinazioni: accordo tra medici di famiglia, governo e Regioni

Siglata l’intesa tra Governo, Regioni e sindacati per il coinvolgimento dei medici di medicina generale nella campagna di vaccinazione anti Covid.

regioni medici famiglia vaccini

Dopo alcune settimane di confronto e dopo che in metà delle Regioni si sono già fatti degli accordi è stato siglato oggi il Protocollo d’intesa nazionale tra Governo, Regioni e i sindacati dei medici di famiglia per il loro coinvolgimento nella campagna di vaccinazione anti-covid.
 
L’intesa raggiunta rappresenta una base da cui si dovranno stipulare gli accordi specifici a livello regionale. Un accordo che forse arriva un po’ tardi, dato che come dicevamo molte Regioni già li hanno fatti singolarmente.

I dettagli del protocollo

In primis si specifica che “la platea dei soggetti da sottoporre a vaccinazione da parte dei medici di medicina generale, in relazione alla fascia di età, alle patologie, alle situazioni di cronicità, alla effettiva disponibilità di vaccini, nonché le modalità logistiche/organizzative per la conservazione e la somministrazione del vaccino” sarà definita dagli accordi regionali.

Per quanto riguarda l’approvvigionamento delle dosi di vaccino per ciascun medico di medicina generale “essa dovrà avvenire in tempi certi”. Inoltre, dovrà avvenire “in quantità tali da consentire ad ogni medico la possibilità di garantire ai propri assistiti le somministrazioni del vaccino“.

Chiaramente, le dosi saranno sa somministrare coerentemente alle diverse fasi della campagna vaccinale ed ai relativi target di riferimento“.

Ad assicurare “la fornitura dei vaccini e dei materiali ausiliari e di consumo” sarà la struttura del Commissario straordinario Covid-19.

5 milioni di italiani vaccinati dai medici di famiglia

A detta della struttura commissariale, a vaccinare il grosso dei cittadini sarà il personale assunto con i bandi delle società interinali oltre a quello già dipendente. In ogni caso questo personale non è sufficiente per vaccinare tutti gli italiani e mancherebbero da vaccinare circa 5 mln di persone.

E questa sarebbe proprio la quota di cittadini che dovrebbero vaccinare i medici di famiglia e per cui lo Stato dovrebbe garantire un finanziamento di circa 60 milioni. In sostanza, a parte la tariffa base saranno le singole regioni a dover finanziare eventuali differenze per compensi più elevati.

(da quotidianosanita.it)

About Fabio Allegra

Studente di Scienze della Comunicazione presso l'Università di Cagliari. Non apprezzo il maestrale.

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