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Fernet-Branca

Icone e immagini che raccontano la storia unica di Fernet-Branca dal 1845

Quando si sorseggia un bicchiere di liquore raramente ci si sofferma a pensare alla sua storia e alle radici che lo collegano alla tradizione, ma nel caso di Fernet-Branca è quasi impossibile non farlo.

Questo amaro, che ha tutte le carte in regola per competere come miglior amaro al mondo, è diventato un’icona di stile di vita e di appartenenza a una comunità e racchiude, nella sua essenza e nel suo sapore forte e deciso, una storia centenaria che vale la pena approfondire. Le origini di Fernet-Branca risalgono al 1845, quando l’erborista Bernardino Branca, nel suo laboratorio nel centro di Milano, sviluppò una formula segreta combinando tra loro spezie, erbe e radici provenienti da quattro continenti. Negli anni successivi l’amaro guadagnò popolarità grazie alle sue proprietà mediche, digestive e al suo sapore distintivo, ma ben presto Fernet-Branca divenne un amaro noto in tutto il mondo in grado di adattarsi ai diversi contesti rimanendo sempre fedele alle proprie radici.

Chiunque, in ogni parte del mondo, avrà visto almeno una volta una locandina iconica Fratelli Branca Distillerie: non c’è locale in cui l’amaro viene servito che ne sia sprovvisto. Anche quando viaggiare era un lusso per pochi, infatti, grazie alla visione internazionale e allo spirito imprenditoriale del suo fondatore, l’aquila Branca riusciva a travalicare i confini italiani e a farsi conoscere in tutto il mondo. Queste locandine, realizzate da artisti di talento, hanno contribuito a creare un’immagine di Fernet-Branca come un’esperienza unica e affascinante e a rimarcare le sue origini. Ancora oggi questi manifesti, e le loro riproduzioni, sono ricercati oggetti di

collezionismo che ricordano e testimoniano l’importanza del brand milanese nella cultura popolare. Non dimentichiamo che il logo stesso dell’azienda, la famosa aquila che tiene stretta tra gli artigli una bottiglia di Fernet-Branca, è il frutto dell’opera di Leopoldo Metlicovitz, pittore, illustratore e cartellonista italiano, che ha saputo dare vita ad un’immagine iconica che dal 1895 è impressa nelle nostre menti. 

Un altro elemento distintivo nella storia di Fernet-Branca sono le Coin, le monete speciali dei bartender, diventate simbolo di appartenenza ad una vera e propria comunità. Nate dal 2013 dal gesto semplice e spontaneo dei bartender, che a fine turno erano soliti scambiarsi una stretta di mano, le Coin sono diventate oggi parte di questo rituale: quando un bartender va in un bar e mostra la Coin gli viene offerto uno shot di Fernet-Branca, a meno che dall’altra parte il professionista in turno non risponda con un’altra Coin. In questo caso si assisterà alla stretta di mano volta a celebrare l’unione nella community.

Questi piccoli oggetti hanno un grande valore e un significato inestimabile per coloro che li possiedono: rappresentano una connessione con la ricca storia del brand e soprattutto la fedeltà a Fernet-Branca. Possedere una Coin Fernet-Branca è motivo di vanto, ma attenzione, perché la Coin Fernet-Branca va meritata, non si acquista e non si chiede!

Fernet-Branca è molto più di un liquore da bere con superficialità: è un’icona di cultura e tradizione che ha saputo resistere alla prova del tempo attraverso gli anni grazie alla sua capacità di “Novare Serbando” ovvero di cercare l’innovazione mantenendo sempre ben salde le radici alla tradizione. Le locandine d’epoca e le Coin Fernet-Branca sono solo due esempi di come questo marchio abbia comunicato la sua identità unica e sia diventato, nel corso dei decenni, un simbolo di appartenenza per molti, unendo anche generazioni diverse attorno al mistero della prodigiosa ricetta segreta. Fernet-Branca rimane fedele alle sue radici, celebrando la sua eredità invitando le nuove generazioni a scoprire la sua magia unica e riuscendo allo stesso tempo a cogliere i cambiamenti e i gusti in evoluzioni di città, come Milano, sempre vive e aperte al cambiamento.

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