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Pochi film nella storia del cinema hanno rappresentato un’epoca e l’emancipazione dei giovani, rottura con i grandi e vecchi ideali del secondo ‘900 americano come Forrest Gump.
In questa puntata di CineTime parliamo di uno dei film che hanno rappresentato un’epoca: Forrest Gump. Nel primo ‘900 Charlie Chaplin con “Modern Time” mostrava l’alienazione della società moderna rappresentata dal lavoro in fabbrica. E nel 1942 “Casablanca” ridefiniva il nuovo genere quale il noir. Nel 1979 Francis Ford Coppola dirigeva un capolavoro del cinema di genere come “Apocalypse Now”, per rappresentare il delirio, le violenze e il massacro che fu la Guerra in Vietnam. In terra americana in quegli anni è in corso la grande rivoluzione giovanile, il movimento pacifista, la cultura pop.
Forrest Gump esce nelle sale nel 1994 ed è destinato fin da subito ad un enorme successo. Un’incasso al botteghino straordinario e la vittoria agli Oscar di ben 6 statuette su 13 nomination. La scrittura mette in scena una favola moderna il regno fatato dell’America del boom economico. L’eroe del film è un giovane di umili origini dello stato dell’Alabama. Forrest nasce un grave problema cognitivo e posturale che lo costringe ha portare grandi tutori di ferro.
La storia Forrest la racconta da una panchina. Corri, Forrest, corri. Parole incise nella memoria di tutti per l’impatto immenso che Forrest Gump ha avuto dal 1994 ad oggi, segnando l’immaginario comune di intere generazioni. Forrest non fa altro che correre e ciò che funziona nel film è il fatto che Forrest Gump corre attraverso la storia. Forrest partecipa e influisce sugli eventi più importanti della storia americana del novecento. Questi storici eventi costellano la vita di Forrest Gump. Vita che incrocia la storia e l’apparente casualità anzi l’immensa fortuna dei suoi incontri. E ciò è l’elemento magico che rende il film una favola moderna.
Forrest Gump vincitore di ben sei premi Oscar e tre Golden Globe, questo film è rimasto nei nostri cuori, tanto che è raro trovare qualcuno che non conosca le citazione di questo evergreen della cinematografia e che ricordiamo con grande piacere.
Podcast di Piermaria Rasetti e Montaggio di Marianna Sarselli.
