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mieloma multiplo
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“Guarire il mieloma multiplo sta diventando realtà”

Mieloma Multiplo, negli ultimi anni aspettativa di vita aumentata da pochi mesi a 7 anni.

“Guarire il mieloma multiplo sta diventando una realtà. Non siamo molto lontani dall’eradicazione di una malattia curabile per molti anni, ma non ancora guaribile”. Afferma così Paolo Corradini, ordinario di Ematologia presso l’università degli Studi di Milano.  

Durante il dibattito, Corradini ha sottolineato l’importanza di “poter avere un nuovo trattamento che include isatixumab, un farmaco da poco disponibile in Italia, che ha dimostrato di ridurre significativamente il rischio di progressione o morte rispetto allo standard di cura nei pazienti fragili che hanno già avuto due recidive e sono resistenti e refrattari alle cure”.

Il mieloma multiplo 

Il mieloma multiplo è una malattia del sangue che colpisce prevalentemente gli anziani e in 9 casi su 10 tende a ripresentarsi. Si stima che in Europa ci siano circa 39mila nuove diagnosi ogni anno. In Italia, secondo l’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), dal 2014 al 2019, i casi sono aumentati del 9%, passando da 5.200 a 5.700.

 

“Il mieloma multiplo è la seconda patologia onco-ematologica per diffusione. Ha ricordato Corradini. “Negli ultimi 10 anni, però, la ricerca ha introdotto importanti cambiamenti”. L’ultima novità in terapia è appunto isatuximab, un anticorpo monoclonale (mAb) diretto contro il recettore CD-38 delle cellule tumorali, che si somministra per via endovenosa in combinazione con pomalidomide e desametasone (pom-dex) a pazienti adulti che hanno ricevuto almeno due precedenti trattamenti e che hanno mostrato una progressione della malattia durante l’ultima terapia. Nello studio clinico Icaria-MM, l’associazione dei tre farmaci, ha dimostrato di ridurre significativamente il rischio di progressione di malattia o di morte rispetto al solo regime pom-dex anche in pazienti over75 con insufficienza renale.

Mieloma Multiplo, negli ultimi anni aspettativa di vita aumentata da pochi mesi a 7 anni . Per questo è importante che le cure siano ben tollerate”, ha concluso Corradini.

“Isatuximab – si legge in una nota di Sanofi – è al centro di un ampio programma di sviluppo clinico che prevede l’anticipo dell’impiego anche in prima linea, al momento della diagnosi”.

About Valentina Matzuzi

Sono una studentessa in Scienze della Comunicazione all'università di Cagliari. Ho 22 anni e vivo a Cagliari.

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